Chi sbaglia paga: il Doria si perde a Verona, il Chievo lo punisce
Chi sbaglia paga. Bastano tre parole – pur trite, ritrite e abusate – per mettere a fuoco la sconfitta della Sampdoria in casa del ChievoVerona. Una sconfitta figlia dei propri errori più che dell’intraprendenza degli avversari, che lascia ancora più amaro in bocca se rapportata ai risultati sugli altri campi della Serie A.
Turnover. Come annunciato alla vigilia, il mister sceglie la via del turnover. E così, davanti a Viviano, Wszolek ricopre il ruolo di terzino destro (provato in Coppa Italia contro l’Inter) mentre Mesbah si
riprende la corsia di sinistra che gli mancava da quasi due mesi (dal 2-2 casalingo con l’Udinese). I confermati Silvestre e Romagnoli compongono la coppia centrale, schermata qualche metro più avanti da
Palombo. Ai fianchi del capitano fanno e disfano due angeli custodi ghanesi: il debuttante Acquah e Duncan, unico diffidato doriano in campo. Sempre in tema di debutti, l’argentino Correa si guadagna la
prima assoluta in blucerchiato alle spalle del connazionale Bergessio e della stella Eto’o, anch’egli all’esordio da titolare.
Handicap. Giusto il tempo di mettere piede sul prato verde del “Bentegodi” che il Doria deve già rincorrere. Bastano 100 secondi o giù di lì al Chievo per passare: Izco calcia un destro senza pretese che,
deviato da Romagnoli, diventa imparabile per Viviano. Proprio come sette giorni fa contro il Sassuolo, la Samp parte con l’handicap, soprattutto per demeriti propri, ma prova subito a rimboccarsi le
maniche. Al 6′ Wszolek scambia con Eto’o e si ritrova a tu per tu con Bizzarri, che ci mette il corpo e vanifica l’ottima giocata.
Notte. I blucerchiati in completa divisa rossa prendono coraggio e le redini del gioco (70 per cento a 30 il dato del possesso-palla al termine della prima frazione), dando l’impressione di poter pareggiare da un
momento all’altro. Direttamente dalla bandierina Duncan impegna Bizzarri con un mancino a rientrare. Il Chievo si chiude a riccio e chiude ogni varco. E da un corner a nostro favore, al minuto 39, origina il raddoppio gialloblù. Un disimpegno errato di Wszolek crea a Meggiorini un’autostrada verso la porta: 2-0 e notte fonda all’intervallo.
Ragni. Dal tunnel degli spogliatoi non rientra Correa: al suo posto ecco Muriel, nuova freccia sinistra del tridente all’arco di Mihajlovic. Bergessio si posiziona al centro, Eto’o si allarga a destra. Al quarto d’ora
cambia anche Maran: fuori Meggiorini, dentro Paloschi. Poi è la volta di Mattiello (per Schelotto). Non cavando ragni dal buco, Sinisa opta allora per il 3-4-3. Palombo arretra a libero, Wszolek e Mesbah
avanzano di qualche metro e proprio grazie ai due laterali si materializza, al 25′, la prima vera occasione della ripresa: il polacco guadagna il fondo e centra sul secondo palo, l’algerino s’inserisce ma alza troppo la mira.
Lampo. Gamberini rileva l’infortunato Frey ed esaurisce le sostituzioni dei padroni di casa. Non si esauriscono invece i gialli: Hetemaj entra duro su Muriel e si becca un cartellino come – in precedenza – Mesbah e Acquah. Il colombiano però non risente della tacchettata e, anzi, attiva un triangolo con Eto’o, che lo indirizza in porta per il primo centro della sua storia blucerchiata. Un lampo che ridà speranza. Mancano però due minuti e poco più alla fine e gli ultimi tre cartellini – a Bizzarri, Botta e Romagnoli – ammortizzano la spinta finale di un Doria che, malgrado un tiro a giro di Eto’o a un soffio dal sette, raccoglie il quarto k.o. in questo campionato, il terzo da gennaio. Guardare la classifica in qualche modo rincuora, ma ora c’è un derby da giocare sino all’ultima goccia di sudore.
ChievoVerona 2
Sampdoria 1
Reti: p.t. 2′ Izco, 39′ Meggiorini; s.t. 46′ Muriel.
ChievoVerona (4-4-1-1): Bizzarri; Frey (32′ s.t.
Gamberini), Dainelli, Cesar, Zukanovic; Birsa, Izco, Hetemaj,
Schelotto (22′ s.t. Mattiello); Botta; Meggiorini (15′ s.t.
Paloschi).
A disposizione: Bardi, Seculin, Pozzi, Christiansen,
Cofie, Fetfatzidis, Sardo, Pellissier, Biraghi.
Allenatore:
Rolando Maran.
Sampdoria (4-3-1-2): Viviano; Wszolek, Silvestre,
Romagnoli, Mesbah; Acquah, Palombo, Duncan; Correa (1′ s.t. Muriel);
Bergessio, Eto’o.
A disposizione: Frison, Massolo, Obiang, Regini,
Soriano, Eder, Coda, Djordjevic, De Silvestri, Marchionni,
Ivan.
Allenatore: Sinisa Mihajlovic.
Arbitro: Peruzzo di Schio.
Assistenti:
Dobosz di Roma 2 e De Pinto di Bari.
Quarto ufficiale:
Marzaloni di Rimini.
Arbitri
addizionali: Di Bello di Brindisi e La Penna di Roma 1.
Note:
ammoniti al 10′ s.t. Mesbah, al 21′ s.t. Acquah, al 37′ s.t. Hetemaj, al 49′ s.t. Romagnoli
per gioco scorretto, al 47′ s.t. Bizzarri, al 48′ s.t. Botta per comportamento non regolamentare; recupero 1′ p.t. e 4′ s.t.; terreno di gioco in
discrete condizioni.