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Mihajlovic approva la reazione: «Visto un grande secondo tempo. Ottimo il tridente»

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Mihajlovic approva la reazione: «Visto un grande secondo tempo. Ottimo il tridente»

«Per fortuna che esiste l’intervallo». Sinisa Mihajlovic ringrazia la regola numero 7 del gioco del calcio, quella che prevede l’interruzione tra un tempo e l’altro della gara, perché è convinto che la Sampdoria la sua partita l’abbia vinta lì: «Vittoria importantissima, ottenuta da una Samp a due facce. Abbiamo regalato il primo tempo, siamo stati troppo lenti. Il pallone non arrivava mai in zona-attacco, ma per fortuna che c’è l’intervallo».

Pure. Poco Doria nei primi 45 minuti, ma una squadra strabordante nei secondi. «Tutta la qualità del nostro tridente l’abbiamo mostrata nel secondo tempo – specifica il tecnico serbo -. Sapevamo di poter rischiare dietro, ma quei tre davanti con l’aiuto della squadra possono fare la differenza, come hanno fatto. Nel primo tempo non sono stati gli attaccanti a deludere, anche se Muriel era un po’ sottotono, solo che non riuscivamo a portar loro la palla. Nella ripresa siamo stati più aggressivi, abbiamo vinto tante seconde palle e abbiamo vinto questa partita».

Dilemma. Scendendo nello specifico dell’arsenale blucerchiato, l’allenatore di Vukovar dice: «Eto’o mi è piaciuto, anche nel primo tempo: è persino tornato troppo per i miei guisti, ma ha mostrato tanto spirito di sacrificio. Ha
sbagliato poco, ma toccato tanti palloni, li ha difesi e poi ha praticamente fatto lui il secondo gol. Può migliorare la sua condizione fisica? Non credo possa incrementarla più di tanto, mentre Muriel deve salire. Quando avrò lui e Eder in forma, Eto’o potrà fare la punta centrale. Se Okaka si deve preoccupare? Ho quattro attaccanti per tre posti, vediamo come si allenano, come stanno gli avversari e poi facciamo le scelte. Ho un bel dilemma con il rientro di Eder, perché davanti dobbiamo mettere qualità. Se vogliono giocare tutti là davanti qualcuno però si deve sacrificare».

Vinciamo. Dopo l’1-1 si è sentito nitido nei microfoni televisivi cosa Mihajlovic ha detto ai suoi in panchina: «Adesso la vinciamo». E così è andata. «Credo sia stata una vittoria meritata – commenta il mister, che oggi festeggia il suo centesimo risultato utile in A -, ci mancavano tre titolari e abbiamo giocato mettendo tre attaccanti puri, senza paura. Se stanno bene e hanno lavorato correttamente in settimana, i miei del tridente possono fare male a chiunque. I difensori devono preoccuparsi di noi, non noi di loro. Cosa non ha funzionato all’inizio? Quando
ripartivamo non trovavamo le punte».

Rispetto. Una battuta finale archivia poi definitivamente il caso-Regini. «Il ragazzo sta bene psicologicamente – ribatte Miha -, altrimenti non giocava. Al termine del derby c’è stata una discussione, ma se la partita durava due minuti di più non succedeva niente. Una cosa da padre a figlio. Se sono pentito? Non è che devo essere pentito, i giornali hanno ingigantito. Non sono un falso ipocrita, se le cose non vanno bene lo dico. Oggi ha imparato che di spalle i falli non si fanno. Forse la mia reazione è stata un po’ esagerata, ma sono fatto così. Detto questo, ho rispetto per i miei giocatori».

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