Il presidente Ferrero a Tiki Taka: «Mihajlovic resta con me. I violenti? Non amano il calcio»
La trasmissione nella quale è stato ospite si chiamerà anche Tiki Taka, ma il presidente Massimo Ferrero non è per niente avvezzo al palleggio tra una parola e l’altra, gli piace che i concetti vadano dritti al punto: «Un distacco tra me e Mihajlovic? Farebbe parte dell’amore, ma tra noi non è successo nulla di ciò, per questo Sinisa rimane con me. I miei ragazzi? Non li cambio con nessuno».
Pazzo. Milano a un tiro di schioppo, e non solo a livello chilometrico. «Ho trovato il derby una brutta partita – dice il patron blucerchiato -, ma finché stanno dietro a me va bene. Ha vinto la paura di perdere, ma ho visto l’Inter più motivata». Da piazza del Duomo potrebbe allontanarsi un centravanti che a Genova ha lasciato un ottimo ricordo. «Se mi piace Pazzini? Sono pazzo di Pazzini – rinfresca lo slogan -. Se penso a lui? È lui che ci deve pensare. Cassano? Gli voglio bene, ma ho troppi attaccanti, fosse un difensore l’avrei già ripreso».
Regole. Quindi l’argomento-Napoli. «Se De Laurentiis vuole i nostri giocatori deve mostrare la moneta – respinge al mittente Ferrero -. Io voglio vincere domenica così posso tirare una secchiata d’acqua ad Auriemma. Attenzione che a Napoli, come a Roma un po’ di settimane fa, non si sveglino sudati». Poi il presidente detta la sua linea sul tema delle curve: «Chi fa violenza non ama il calcio. Identifichiamo i violenti e colpiamoli rispettando le regole. Facciamo stadi nuovi e puniamo chi sbaglia».