Mihajlovic vuole la ciliegina sulla torta: «Con la Lazio la partita dell’anno»

«La torta è quasi pronta, manca solo la ciliegina, che non è unicamente da mettere, ma anche da mangiare». Sinisa Mihajlovic e i suoi ragazzi hanno preparato un impasto lungo 35 giornate, ma ora è il momento di concludere il dolce dal gusto d’Europa. «Ormai è un conto alla rovescia – dice il mister in conferenza stampa -, mancano tre finali e gli avversari non mollano. Per questo motivo dobbiamo vincere tutte le partite che restano, solo così siamo sicuri di andare in coppa».

Casa. La Lazio però non è esattamente l’avversario che uno pescherebbe dal mazzo se si potesse scegliere. «In questo finale contano valori e motivazioni – spiega il serbo -, e a loro non manca nulla: sono una squadra molto forte. Noi però lo siamo altrettanto e giochiamo in casa, dove abbiamo perso solo con la Juventus, finalista di Champions League, e in maniera anche un po’ immeritata. La Lazio non ha punti deboli, la mia squadra però può battere chiunque».

Bolgia. L’anticipo di Marassi ha un valore non da poco, i sampdoriani lo hanno capito. «Questa è la partita dell’anno – titola Sinisa -. Mi aspetto uno stadio pieno, una bolgia. Durante la gara ci vorrà grande incoraggiamento, come sempre, se poi a fine partita il pubblico vorrà fischiare è giusto che lo faccia. Possiamo batterli, ma vincerà chi lo vorrà di più. Dovremo sfruttare tutte le occasioni».

Cotti. «Voglio che i miei giocatori sappiano che tutti possono essere decisivi – dice a tutti il tecnico di Vukovar -, anche partendo dalla panchina. Perché un giorno di riposo oggi? A fine stagione i calciatori sono cotti mentalmente, il riposo serve a staccare un po’. Fisicamente stiamo bene, ma dobbiamo essere liberi di testa. La scorsa volta ho invocato i gol delle punte, oggi lo rifaccio dato che a Udine hanno segnato tutti i centrocampisti».