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Rigore di Quagliarella e magia di Verre: il Doria sbanca Firenze

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Rigore di Quagliarella e magia di Verre: il Doria sbanca Firenze

Brava Sampdoria, così si fa. In uno dei momenti più delicati della stagione – con la doppia sconfitta consecutiva iniziale sul gruppone e le porte del calciomercato che girano a pieno ritmo dalle parti di Bogliasco – i blucerchiati di Ranieri sbancano l’ostico campo della Fiorentina. La prestazione al “Franchi” è da applausi, una prova di lotta e di governo che attesta sì la capacità di saper soffrire ma pure quella di poter ribattere colpo su colpo anche ad un avversario di qualità come i viola di Iachini grazie alla classe di alcuni nostri interpreti.

Pallino. Il mister sceglie il 4-2-3-1 e concede tre debutti: Yoshida (dietro accanto a Tonelli), Damsgaard (sulla corsia di sinistra) e Ramírez (sulla trequarti a supporto di capitan Quagliarella) per la prima volta in stagione nell’undici titolare. I padroni di casa prendono subito il pallino ma la prima opportunità capita proprio a Ramírez, impreciso all’8′ nell’intercettare un assist di Candreva. Sul capovolgimento di fronte Bonaventura per Kouamé in area ma la punta spreca a pochi passi da Audero. Bravo, il nostro portiere, a non farsi soprendere da un gancio mancino di Vlahovic al 13′ e inoperoso su una mina su punizione di Biraghi al 19′ uscita non di molto.

Leggenda. Il Doria cresce alla distanza e prende fiducia. Al 23′ Giacomelli annulla un gol a Quagliarella, reo di aver soffiato palla a Dragowski in maniera irregolare. Al 36′ Castrovilli rischia un clamoroso autogol ma viene salvato dalla traversa, sul prosieguo dell’azione Damsgaard trova una doppia deviazione e i viola si salvano. Come al 38′, quando Ramírez, in tuffo di testa su cross dalla destra di Candreva, impegna Dragowski. Il vantaggio è nell’aria e arriva sull’ennesima iniziativa di Candreva che serve in area Quagliarella, trattenuto vistosamente da Ceccherini. Rigore e gol numero 86 della nostra leggenda vivente, che supera Vialli in fatto di gol blucerchiati in Serie A.

Indomiti. La seconda frazione si apre con la Fiorentina in avanti e con Yoshida provvidenziale nel deviare in angolo un tentativo di Chiesa. Noi rispondiamo con Candreva che al 10′ scheggia l’incrocio e al 13′ vede Dragowski opporsi alla grande. Al 24′ Ranieri cambia: fuori lo stesso Candreva, Ramírez e Damsgaard; dentro Léris, Verre e Askildsen. E i viola pareggiano tre minuti più tardi: Vlahovic raccoglie un tiro-cross di Milenkovic e fredda Audero. 1-1 ma noi, indomiti, non ci abbattiamo, anzi. Dopo la mezzora Thorsby segna in mischia il sorpasso, peccato che il VAR ravvisi un tocco di mano di Tonelli.

Gruppo. Poco male perché l’1-2 arriva al 38′, quando un rinvio di Audero si trasforma in un cioccolatino da scartare per Verre: aggancio, pallonetto sontuoso a superare Dragowski in uscita avventata. Una magia. Regini e Palumbo (esordio assoluto) vanno a dar man forte alla squadra nel finale. Apporti preziosi di un gruppo forte che, malgrado il palo pieno centrato da Chiesa all’ultimo respiro, ci regala i primi tre punti. Bravi, così si fa.

Fiorentina  1
Sampdoria 2
Reti: p.t. 42′ Quagliarella rig.; s.t. 27′ Vlahovic, 38′ Verre.
Fiorentina (3-5-2): Dragowski; Milenkovic, Ceccherini, Caceres; Chiesa, Bonaventura, Amrabat (42′ s.t. Saponara), Castrovilli (37′ s.t. Duncan), Biraghi; Kouamé (13′ s.t. Cutrone), Vlahovic.
A disposizione: Terracciano, Brancolini, Lirola, Venuti, Montiel, Dutu, Dalle Mura, Igor.
Allenatore: Iachini.
Sampdoria (4-2-3-1): Audero; Bereszynski, Yoshida, Tonelli, Augello (39′ s.t. Regini); Thorsby, Ekdal (39′ s.t. Palumbo); Candreva (24′ s.t. Léris), Ramírez (24′ s.t. Askildsen), Damsgaard (24′ s.t. Verre); Quagliarella.
A disposizione: Ravaglia, Avogadri, Rocha, Bonazzoli, La Gumina, Gabbiadini, Ferrari.
Allenatore: Ranieri.
Arbitro: Giacomelli di Trieste.
Assistenti: Caliari di Legnago e Bottegoni di Terni.
Quarto ufficiale: Manganiello di Pinerolo.
VAR: Aureliano di Bologna.
AVAR: Cecconi di Empoli.
Note: ammoniti al 24′ p.t. Thorsby, al 25′ s.t. Tonelli, al 29′ s.t. Ekdal per gioco scorretto; recupero 1′ p.t. e 5′ s.t.; terreno di gioco in discrete condizioni.

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