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Rigore, errori e rimpianti: la Primavera beffata dalla Juve

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Rigore, errori e rimpianti: la Primavera beffata dalla Juve

Poteva finire 0-0, poteva vincere la Sampdoria, invece alla fine, quando ormai sembrava tutto consegnato agli archivi, ha vinto la Juventus. Sabato amaro per la Primavera, che a Torino allo scadere vede sbriciolarsi un punto che, in fin dei conti, avrebbe meritato, al termine di una partita pazza e giocata a due velocità, con un primo tempo pigro e un secondo pieno di cose da raccontare.

Gestione. Non siamo ancora al 3′ quando Polli attacca alla perfezione la profondità, senza riuscire ad agganciare appieno il pallone di fronte a Senko, che si salva d’istinto. Sembra l’inizio di una gara scoppiettante, invece le occasioni latitano. I blucerchiati gestiscono il gioco, ma per vedere un’altra palla-gol serve attendere fino al 20′: Di Stefano slalomeggia in area e viene frenato sul più bello da Senko. I bianconeri rinculano, concedendo al Doria la soluzione da fuori: prima ad Aquino (sballato al 34′), poi a Bontempi (alto al 40′), infine al guizzante Di Stefano (Senko in due tempi, al 44′). Giusto un attimo prima di rientrare negli spogliatoi, c’è tempo di vedere un’altra gran giocata del nostro numero 10, affondato in area sul più bello. Per l’arbitro Perenzoni però non c’è niente. Al riposo è dunque 0-0.

Beffa. Al rientro subito uno spavento: Bonetti disegna per Maressa, che di testa manda la sfera sul palo. Allarme rosso. Sensazione confermata al 5′: Hasa scarica il mancino, che – deviato – sfila fuori di centimetri. La controffensiva della Samp è affidata a Di Stefano: destro largo (6′). L’inerzia però è cambiata: al 17′ Savona mira il “sette” ed Esposito vola a deviare sulla traversa. Ma non è finita qui, perché il portiere doriano è chiamato in causa per due interventi straordinari in sequenza: piedone a murare Maressa (19′) e reazione felina sulla racchettata di Turco (20′). Ad un quarto d’ora dalla fine l’occasione più ghiotta è per noi: Di Stefano può andare dal dischetto ma si fa ipnotizzare da Senko. Lo juventino è insuperabile, come confermerà su Leonardi, neutralizzato quando l’1-0 sembrava cosa fatta. E invece il gol lo fa allo scadere il neoentrato Strijdonck, che sfrutta una leggerezza difensiva e infila l’incolpevole Esposito. Finisce così ed è un risultato che sa di beffa.

Juventus     1
Sampdoria 0
Reti: s.t. 45′ Strijdonck.
Juventus (4-3-1-2): Senko; Savona, Fiumanò (1′ s.t. Dellavalle), Nzouango, Mulazzi; Maressa, Omic, Turicchia (31′ s.t. Iling); Bonetti (13′ s.t. Galante); Turco (41′ s.t. Strijdonck), Hasa (31′ s.t. Sekularac).
A disposizione: Scaglia, Citi, Cerri, Rouhi, Doratiotto, Ledonne, Mbangula.
Allenatore: Bonatti.
Sampdoria (3-5-2): Esposito; Mane, Aquino, Bonfanti; Somma (33′ a.t. Bianchi), Bontempi (18′ s.t. Chilafi), Paoletti, Pozzato, Migliardi; Polli (18′ s.t. Leonardi), Di Stefano (43′ s.t. Montevago).
A disposizione: Tantalocchi, Samotti, Montevago, Dolcini, Perego, Porcu, Lika, Poli.
Allenatore: Tufano.
Arbitro: Perenzoni di Rovereto.
Assistenti: Feraboli di Brescia e Ravera di Lodi.
Note: ammoniti al 26′ p.t. Bonfanti, al 39′ s.t. Turco e al 49′ s.t. Paoletti per gioco scorretto; recupero 0′ p.t. e 5′ s.t., terreno di gioco in sintetico.

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