Un nome per la nuova nazionale: Angelo Palombo
Angelo Palombo, quinta stagione alla Samp, sembra pronto per il grande salto in nazionale. Ma lui frena: «In nazionale? Io? Non fatemici pensare…».

Discorsi maturi, sensati; discorsi di un ragazzo che la A la frequenta da qualche anno, che ha vinto un Europeo Under 21 e un bronzo alle Olimpiadi. Anche per questo «lavoro per migliorarmi ancora, mi fermo a fine allenamento a lavorare con Degradi sulla tecnica: è necessario crescere, per aspirare alla maglia azzurra». Ringrazia Novellino, Palombo: «E' soprattutto merito suo – spiega il centrocampista – se oggi sono dove sono e per me si parla di certi palcoscenici».
Poi si torna alla Samp, da dove tutto comincia. Aggiunge ancora Palombo: «La prima vetrina è sempre questa, la maglia blucerchiata. Da portiere o da centrocampista, ovunque giochi è fondamentale dare il massimo». A proposito: continua l'esperimento da centrale difensivo… «Ma non credo che sia una trasformazione definitiva, che mi aspetti un anno in quel ruolo – sorride Angelo -. Io sono sempre stato e resto un centrocampista. Poi, lo sapete: all'occorrenza gioco anche dietro, dove vuole il mister. Quello che spero è di segnare un po' di più, l'anno scorso mi sono sbloccato e se magari aggiusto un po' la mira…».
Nella foto Pegaso, Angelo Palombo al lavoro a Moena.
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