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Walter Novellino: «Il mio urlo per la mia Samp»

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Walter Novellino: «Il mio urlo per la mia Samp»

«Finalmente è arrivata questa vittoria, ed è arrivata dopo una partita che i ragazzi hanno giocato strabene»: così il tecnico della Samp dopo il 3-2 sul Parma.

01_novellinoE' il giorno che Walter Novellino aspettava da sette mesi questa domenica primo ottobre 2006, il giorno in cui la sua Sampdoria è tornata al successo in campionato, dopo partite e risultati duri da accettare per uno come lui, abituato a lavorare e raccogliere. E' durato sette mesi il calvario di squadra e tecnico, lievitati dalla sosta estiva, che li ha ulteriormente gonfiati, pur non avendo al suo interno partite ufficiali. Ma si sa, quando le cose vanno male è facile far tutto grande, è facile ingigantire.
Febbraio 2006, Sampdoria-Messina al Ferraris, ovvero l'ultima volta in cui Novellino si è presentato nella sala stampa di Marassi da vincitore. Prima di oggi: «Sono felice – racconta il tecnico blucerchiato ai giornalisti -, abbiamo vinto, finalmente, e abbiamo giocato strabene. E' un bel giorno per me, per Marotta, per il Presidente, è bello perché lavoriamo sodo per costruire una grande Sampdoria e questi ultimi tempi non ci avevano reso giustizia». Novellino prosegue così: «In cinque anni può starci un periodo negativo, l'importante è avere fiducia, andar dritti per la propria strada e continuare a lavorare. Lo abbiamo sempre fatto ed eccone i risultati, che premiano chi sa lavorare e lavora bene».
Non si può dar tutti i meriti del successo all'indubbia grinta e personalità di questa squadra, ma secondo il suo allenatore la Samp ha ben altre caratteristiche: «Abbiamo creato un sacco di palle gol importanti, i ragazzi hanno giocato bene oltre ad aver portato a casa i tre punti. Alla fine ho cacciato un urlo liberatorio, era per noi, perché lo meritiamo. Siamo stati bravissimi a reagire dopo un altro inizio difficile, solo una squadra che sa stare in campo poteva farcela…».
Fra le note liete, il recupero completo di Terlizzi e la grande prestazione di Franceschini: «Io sono contento per entrambe le situazioni – dice Novellino -, Christian rientrava dopo molto tempo e ha risposto bene, Daniele invece aveva solo bisogno di maggiore continuità nel gioco e di capire meglio alcuni aspetti della manovra. Lo ha fatto e si è presentato 5-6 volte davanti alla porta, oltre al gol. Ma vorrei segnalare anche le prove di Quagliarella e di Zenoni, quest'ultimo a sinistra. Crossa meglio col suo piede non ideale…». Ancora decisivo Gennaro Delvecchio: «Sì, perché la squadra lo sa mettere in condizione di esserlo e lui è bravissimo a farsi trovare».
Ora la sosta: «Viene bene, dobbiamo lavorare sulla difesa, il prossimo obiettivo è chiudere senza subire reti. Poi non dimentichiamo che fra poco sarà pronto anche Bazzani… Per noi significa moltissimo».

Nella foto Pegaso, Walter Novellino corre a festeggiare sotto la Sud con Daniele Franceschini.

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