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Garrone: «Per la Samp garantisco in prima persona»

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Garrone: «Per la Samp garantisco in prima persona»

Il presidente interviene sulla vicenda legata a Quagliarella: «Dispiace il dover perdere un giocatore come Fabio, ma i tifosi non dubitino: sapremo presentare una squadra importante».

22_garroneGuardare avanti, con grande fiducia. Perché il calcio non si ferma certamente qui e perché la Sampdoria saprà comunque garantirsi un futuro sereno e importante. Questo in sintesi il Garrone pensiero nella giornata in cui la società di Corte Lambruschini si accinge a salutare Fabio Quagliarella. E così, dopo l'intervento dell'amministratore delegato Giuseppe Marotta, anche il patron blucerchiato decide di esprimere le sue convinzioni.
«Dodici mesi fa, di questi tempi Fabio Quagliarella entrava a far parte della nostra Samp quasi circondato dallo scetticismo generale. In pochi mesi è riuscito, grazie alle sue qualità, dapprima a sostituire sul campo e nelle aspettative dei tifosi quello che aveva rappresentato fino a quel momento Francesco Flachi, quindi si è imposto all'attenzione generale con una stagione assolutamente straordinaria, chiusa dalla fantastica affermazione in azzurro. L'exploit è stato tale da far schizzare la sua valutazione di mercato a livelli francamente impensabili, sino a poche settimane orsono. Un valore che non ci ha permesso di sancire un accordo con l'Udinese per una sua ulteriore permanenza in blucerchiato. Quella che per noi era fondamentalmente un'operazione di tipo tecnico si è trasformata quindi in una vera e propria battaglia di mercato, dove non abbiamo certamente lesinato energie e denari in quantità. Mai infatti nella storia quinquennale della mia presidenza avevo disposto un budget così elevato e ben superiore ai cinque milioni di euro per una operazione legata ad un singolo calciatore».
Ma alla partenza del bomber di Castellamare di Stabia faranno certamente da contr'altare nuovi ed interessanti arrivi. «Dispiace il dover perdere un giocatore come Fabio, ma potremo adesso contare su introiti economici importanti in termini di investimenti».
Ma il calcio è anche cuore e passione e il presidente Riccardo Garrone questo aspetto lo ha compreso fin dal suo primo contatto con l'ambiente Sampdoria. Dare alla società un'organizzazione di tipo aziendale è però inevitabile per garantirsi un futuro. «In questi cinque anni di presidenza ho cercato in tutti i modi di dare un'impostazione ben precisa alla nostra Sampdoria, non mancando di affiancare a tutto questo anche le mie ben note battaglie tese alla moralizzazione del calcio. E penso di poter liberamente affermare che questo progetto abbia fin qui regalato ottimi frutti sia dal punto di vista sportivo che prettamente aziendale. E proprio in coerenza con questa filosofia bene ha fatto l'amministratore delegato a operare nel contesto dell'operazione Quagliarella secondo i criteri indicati dalla proprietà».
Al tifoso resta comunque l'interesse e la curiosità per quello che potrà riservare l'immediato futuro. «Non abbiano dubbi i nostri tifosi, né tantomeno paure. Sapremo presentare come sempre una squadra importante ed in linea con le nostre ambizioni. Si è perso un giocatore, ma altri ne arriveranno. In questo calcio è anche fisiologico che si debba spesso convivere con continue partenze e altrettanti arrivi. Purtroppo in questo senso il calcio di oggi non è più quello di vent'anni fa in cui era molto più semplice legarsi anche affettivamente ai propri beniamini. L'importante, a mio modesto parere, è il non perdere la solidità del patrimonio Sampdoria, inteso come società, squadra e tifosi. E per quello garantisco io stesso, in prima persona».

Nella foto Pegaso, il presidente della Sampdoria Riccardo Garrone.

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