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Mazzarri: «Le risposte che volevo dalla mia Samp»

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Mazzarri: «Le risposte che volevo dalla mia Samp»

Il tecnico della Samp archivia con soddisfazione l'amichevole inglese: «E' andata bene, anche meglio di quanto mi aspettassi. Qualcosa da correggere c'è, ma sono contentissimo».

05_mazzarriCi sono volte in cui perdere fa meno male: dispiace, chiaro, ma si può anche cercare di passarci sopra ed accontentarsi di quel che di buono si è fatto. Così va la domenica della Samp, ospite d'onore in uno stadio che mozza il fiato e contro un Newcastle per l'ennesima volta lanciato alla ricerca della gloria passata. Finisce 1-0, segna Smith all'esordio e il St. James' Park se lo coccola, eppure il risultato è bugiardo e la Samp – imballata e indietro, rispetto alle gazze – ha risposto a tutto quel che le chiedeva il suo allenatore.

La soddisfazione del mister. Eccolo, Walter Mazzarri. Comunque sereno e soddisfatto: «Per come si è comportata la squadra, beh, sono contentissimo. A me interessava la prestazione, cercare un po' di cose provate in allenamento: ho visto quel che volevo». Sulla sconfitta, allora, si può anche glissare: «Davanti avevamo una grande squadra – ricorda il tecnico della Samp -, rodata e brillante. Sicuramente più di noi che avevamo in campo ragazzi praticamente senza minuti ufficiali nelle gambe. Detto questo, il risultato ci penalizza: meritavamo il pareggio. Abbiamo corso qualche pericolo, è vero, ma di solito nasceva perché dietro volevamo giocare palla a tutti i costi o per piccoli errori di concetto, errori nostri… Lavoreremo per correggere quel che non va, ma non posso che ritenermi soddisfatto».

Esperimenti. C'era anche da vedere Delvecchio trequartista, a Newcastle: lui era l'unico a non aver mai giocato, quest'anno. «Molto, molto bene – commenta Mazzarri, convinto -. Gennaro si è allenato meno degli altri, eppure anche dal punto di vista atletico non mi è affatto dispiaciuto. Peccato sia stato sfortunato quando è scivolato in area, aveva fatto una gran cosa nel saltare il difensore…». In ordine sparso, Montella e la coppia Lucchini-Campagnaro nella doppia veste, alternata, di centrale e difensore di destra: «Vincenzo, lo sappiamo, è quello che per forza di cose è più indietro di tutti – risponde ancora il mister -, però ha bisogno di giocare per trovare il ritmo, la brillantezza, e devo dire che andando avanti la partita si è sciolto ed è migliorato parecchio. E come lui, tutta la squadra: fisicamente sono andati tutti oltre le migliori aspettative. Per quel che riguarda la difesa, bisogna valutare attentamente la questione: nel primo tempo c'era più lucidità, giocoforza siamo andati meglio con Lucchini centrale e Campagnaro spostato un po' più a destra. Ma è un discorso da riproporre, perché nella ripresa il Newcastle ha cambiato qualcosa e spesso siamo dovuti passare a 4».

Il gioco c'è. Mazzarri si gode soprattutto una cosa, e non lo nasconde: «Abbiamo giocato come voglio io». Tradotto, in concreto: «Si faceva girar palla, se ci chiudevano da una parte scaricavamo indietro e raggiungevamo velocemente l'altra fascia, si arrivava dentro l'area come piace a me… Via, non si è fatto gol ma alla fine ci è mancato solo l'ultimo passaggio». Di questo passo, non sarà un problema trovarlo.

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Nella foto Pegaso, le indicazioni di Walter Mazzarri nel tempio di St James' Park.

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