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Un rigore di Montella spinge la Samp in Coppa Uefa

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Un rigore di Montella spinge la Samp in Coppa Uefa

Finisce 1-1 la gara di ritorno tra Samp e Hajduk: nel primo tempo segna il numero 9 dal dischetto, nel finale pareggio di Hrgovic. Non basta, il Doria è nel tabellone principale di Coppa Uefa.

30_festamontellaAdesso, aver cominciato il 4 luglio ha davvero un senso. La Samp elimina i croati dell'Hajduk Spalato ed accede al tabellone principale della Coppa Uefa – primo grande obiettivo stagionale -, unendosi a Fiorentina, Empoli e Palermo. L'urna di Montecarlo stabilirà l'avversaria che rappresenta l'ultimo ostacolo per i blucerchiati in vista della fase a gironi. Poi, si vedrà. Intanto, resta la soddisfazione per aver estromesso dall'Europa l'Hajduk del nuovo tecnico Kresic (succeduto a Pudar proprio dopo il ko interno del Poljud contro la formazione di Mazzarri), avversario temibile, dotato di tecnica e vigore fisico. D'altra parte, che non sarebbe stata una sgambata lo si sapeva. E il campo ha dimostrato che il giustificato timore della vigilia palesato dal clan sampdoriano non ricadeva nel calderone delle frasi fatte, era invece una solidissima preoccupazione.

Così in campo. Spalatini in campo con un 4-1-4-1 che tra le righe vuol dire: stiamo attenti a non prenderle e cerchiamo di far male. L'unica punta di ruolo è Kalinic, ma alle spalle del numero 9 agiscono Bartolovic e Cernat, insieme al sempre pericoloso capitano Hrgovic. Insidie tangibili per la difesa a tre della Samp, schierata con Campagnaro, Sala e Lucchini, ma coadiuvata in fase difensiva dai ripieghi di Pieri e Maggio. Mazzarri, a sorpresa, butta nella mischia Paolo Sammarco, preferendolo a Delvecchio. In mezzo ci sono le colonne Palombo e Volpi, con Bellucci e Montella davanti. Tra i pali, scelta quasi obbligata: Mirante sostituisce l'infortunato Castellazzi, la promessa Fiorillo va in panchina. Proprio Sammarco diventa subito oggetto di discussione. Fa il quinto di centrocampo? Fa il terzo d'attacco? Un po' tutte e due le cose, anche se in realtà Mazzarri a fine gara chiarirà così: «Gli ho chiesto – riferendosi ovviamente all'ex clivense – le stesse cose che chiedo a Delvecchio e a chi gioca o giocherà in quella posizione. Niente di speciale».

I croati e l'impresa. Si parte dunque, con i tafferugli pre-partita all'esterno del Ferraris che fanno capire quanto i croati ci credano veramente ad un'impresa mai riuscita alle formazioni del loro paese – in Italia infatti, nelle coppe europee, le formazioni a scacchi bianchi e rossi non hanno vinto mai e l'Hajduk non aveva altro risultato per uscir contento da Marassi. E il Doria tiene fede ai pronostici: sul campo l'undici disegnato dal tecnico livornese dispensa belle giocate, anche se manca un po' di continuità e qualche passaggio, a volte, va dalla parte sbagliata. Il team di Kresic controlla e riparte, creando con Cernat e concludendo con Kalinic e Bartolovic.

Ci pensa Montella. Rischi veri e propri la Samp non ne corre mai e la contesa viaggia su equilibri più o meno stabili fino alla mezz'ora. Minuto 32, Montella prende un calcione sul settore di destra, a circa 6-7 metri dal vertice dell'area croata. Minuto 33, Volpi calcia in mezzo, lo stesso Montella di testa impegna severamente Tomic che respinge su Maggio. L'esterno fa per controllare, ma è spintonato vigorosamente da dietro: calcio di rigore. Sul dischetto va l'Aereoplanino che spiazza il portiere avversario e apre le braccia per la seconda volta in quattro giorni. Ancora decisivo, ancora sé stesso. I 21.000 di Marassi (21.000!) sono in delirio, la qualificazione è quasi in tasca, nonostante manchi più di un tempo alla fine. Ma nel calcio mai dire mai, così i bianchi si riorganizzano e costringono i difensori blucerchiati agli straordinari. Lucchini e Sala infatti, si beccano un giallo per uno – ammonizioni pesantissime, i due erano diffidati – per braccare i rispettivi dirimpettai. Batti e ribatti, ma il primo tempo non conosce cambiamenti: si va al riposo sull'1-0.

Finale sofferto. Nella ripresa, Kresic chiama a rapporto Verpakovkis e Peraic, togliendo Bartolovic e Rubil. Mazzarri non opera sostituzioni. Bellucci, intanto, sta da dio. Il numero 11 si produce in una rovesciata spettacolare per innescare lo scatto di Pieri sulla sinistra, la Sampdoria sembra poter arrivare fino in fondo senza ansie. A metà secondo tempo, Caracciolo rileva Montella, mentre Delvecchio prende il posto di Bellucci. Kresic si gioca la carta Rukavina, richiamando Kalinic. Il mister dell'Hajduk viene premiato: minuto 37, punizione velenosa di Hrgovic e 1-1. Mancano 8 minuti, un altro gol dei croati significherebbe beffa ed eliminazione. Si soffre un po', ma il Doria ha il merito di gestire bene il tempo che passa e che consegna la possibilità di entrare in Coppa Uefa. Quella vera.

Si torna in Uefa. Le riflessioni del post-partita raccontano di una squadra sempre più pregna dell'idea calcistica di Mazzarri, sempre più padrona della sua identità. Con l'Hajduk forse si poteva soffrire meno, ma non va dimenticato il valore di una formazione che per quasi tutti rappresenterebbe un brutto cliente. E, in mezzo ad una piena settimana di campionato – domenica scorsa fu Siena, domenica sera sarà Lazio -, l'impegno diventa doppiamente pesante. Tra i migliori, sicuramente Sammarco, senza dubbio capitan Volpi, non piove nemmeno su Vincenzo Montella, al secondo gol nelle tre partite ufficiali disputate in questo ritorno alla Samp. D'alltronde, i numeri gli hanno sempre e solo dato ragione. Tutto ciò, aspettando un ragazzo che giovedì sera si è accomodato in tribuna, non senza aver salutato a modo suo la Sud e il suo nuovo stadio. Fin qui, si è fatto benissimo pure senza di lui – d'accordo – ma nella Sampdoria 2007/08 c'è anche Antonio Cassano. E dirlo fa un certo effetto.

Sampdoria           1
Hajduk Spalato   1
Reti:
34' p.t. Montella (rig.); 37' s.t. Hrgovic.
Sampdoria (3-4-2-1): Mirante; Campagnaro, Sala, Lucchini; Maggio, Volpi, Palombo, Pieri (44' s.t. Zenoni); Sammarco, Bellucci (35' s.t. Delvecchio); Montella (27' s.t. Caracciolo). A disposizione: Fiorillo, Franceschini, Bastrini Foti. Allenatore: Walter Mazzarri.
Hajduk Spalato (4-1-4-1): Tomic; Pelaic, Buljat, Zivkovic, Hrgovic; Ljubicic; Rubil (1' s.t. Peraic), Linic, Cernat, Bartolovic (1' s.t. Verpakovkis); Kalinic (33' s.t. Rukavina). A disposizione: Balic, Sabljic, Pandza, Oremus. Allenatore: Sergej Kresic.
Arbitro: Kralovec (Rep. Ceca).
Assistenti: Kordula (Rep. Ceca) e Zlamal (Rep. Ceca).
Quarto uomo: Molacek (Rep. Ceca).
Note: ammoniti al 35' p.t. Pelaic e Lucchini, al 39' p.t. Sala e al 7' s.t. Hrgovic; spettatori 21.000 circa; recupero p.t. 1', s.t. 3'.

Speciale Samp-Hajduk Spalato. Clicca qui per sapere tutto sulla sfida del Ferraris.

Nella foto Pegaso, Vincenzo Montella libera la sua gioia dopo il gol all'Hajduk.

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