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Palombo: «Sconfitta amara, ma teniamo alto l’entusiasmo»

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Palombo: «Sconfitta amara, ma teniamo alto l’entusiasmo»

Il centrocampista della Samp non fa drammi: «Possiamo e dobbiamo fare di più e meglio, ma non abbattiamoci. Continuiamo a lavorare così e andremo lontano».

16_palomboblasiE' deluso, Angelo Palombo. «Ci si resta male perché questa partita l'abbiamo buttata via con le nostre mani, tutto qua». Ma, da buon leader, suona subito la carica. «Ora però non facciamo drammi e andiamo avanti per la nostra strada, dopotutto abbiamo perso a Napoli che è un campo difficilissimo, contro un avversario che in casa può mettere in difficoltà chiunque. Diciamo che ho visto di peggio, quindi non mi butto giù per così poco».
Sconfitta giunta, poi, fra mille attenuanti. «Ma le assenze non sono state la chiave della partita  – va controcorrente Angelo, che non vuol sentire scuse -, sicuramente hanno avuto il loro peso, però siamo stati troppo poco cattivi sottoporta e nell'ultimo passaggio. Inoltre, dopo il secondo gol del Napoli, abbiamo smesso di giocare e non deve assolutamente accadere». Autocritica ed analisi lucida della gara. Come la seguente: «Nel primo tempo siamo andati benino, magari non benissimo, ma benino senza dubbio. Nella ripresa invece siamo stati un po' disastrosi, perdendo la partita; in sostanza si è visto ben poco in campo di ciò che avevamo preparato durante la settimana». Risultato figlio dei meriti del Napoli, o dei demeriti della Sampdoria? «Credo entrambe le cose, fermo restando il demerito della Samp nel secondo tempo…».
Giovedì la Uefa, domenica il derby. Non precisamente giorni di ferie per il Doria… «Prima pensiamo alla Coppa Uefa – indica la via capitan Palombo -, poi prepareremo il derby». Che non è una partita come tutte le altre. «No, ma la si prepara nello stesso modo. Quando si scende in campo invece, le cose cambiano eccome… Per noi si tratta di un appuntamento fondamentale». E con uno come Angelo, che al San Paolo ha finito da centrale nella difesa a tre di Mazzarri – ruolo mai ricoperto in carriera, Palombo si era fermato alla difesa a quattro di Novellino -, il carattere non può mancare. «Il mister lo sa, quando ha bisogno io ci sono sempre».
L'ultima dritta, prima di imbarcarsi sull'aereo che lo riporta a Genova con i compagni di squadra: «Dobbiamo tenere a mente una cosa: se c'è voglia, questo gruppo può arrivare da qualsiasi parte. E' basilare tenere alto l'entusiasmo, dobbiamo continuare a lavorare come abbiamo fatto finora».

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Nella foto Pegaso, Angelo Palombo sfida Manuele Blasi per la palla.

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