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Caracciolo: «Sto crescendo, i gol arriveranno…»

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Caracciolo: «Sto crescendo, i gol arriveranno…»

Vigilia di Coppa per la Samp, e l'Airone torna con la mente alla Uefa col Palermo: «Che serata, quella dell'Upton Park… Speriamo che quel ricordo porti bene».

19_mudingayicaraccioloE' il momento di Andrea Caracciolo, non soltanto per la gara di Coppa Uefa di domani sera. L'Airone è chiamato infatti a dimostrare di meritarsi una maglia da titolare, anche e soprattutto in prospettiva futura. Posta e difficoltà raddoppiate però per l'ex centravanti del Palermo. Già, perchè Bonazzoli sta bruciando le tappe, Montella fa le prove di decollo con insistenza sempre maggiore, Cassano sta arrivando, mentre Bellucci sembra uno dei punti fermi di questa Sampdoria. Lo spazio, se lo si vuole, bisogna guadagnarselo con le unghie: «Ma tutta questa concorrenza io la vivo benissimo – smorfieggia Andrea, con un'espressione serena e determinata -, mi permette di non rilassarmi mai, di lavorare col massimo impegno, sapendo che lotto con giocatori del calibro di Montella e Bonazzoli. Siamo in tre per una maglia, la mia unica arma sono le prestazioni».

Astinenza. Le prestazioni, d'accordo. E i gol. Che nel carniere del lungo attaccante milanese mancano da qualche tempo. «Lo so, e non passa minuto che non ci pensi. E' normale: segnare fa parte del mio mestiere, logico che l'astinenza mi pesi. Mi dicono tutti di lasciar perdere, di concentrarmi sul lavoro, tanto il gol arriverà quando meno me lo aspetto. Intanto mi godo la condizione fisica, in costante miglioramento: di questo sono pienamente soddisfatto». Ma non è solo Caracciolo la bocca di fuoco con le polveri bagnate. Si dice che questa Samp, secondo le potenzialità sulla carta, abbia segnato troppo poco. «Io continuo a credere che il nostro attacco farà un sacco di gol in questo campionato – va sicuro l'Airone -, l'organico è di primo livello, composto da calciatori che hanno sempre segnato in carriera. Ci può stare non buttarla dentro per due, tre partite…».

Napoli. A Napoli, ad esempio, il tabellino recitava 0 fatti e 2 subiti. «E' stata una partita importante lo stesso – prosegue Andrea -, perché ci ha permesso di evidenziare alcune carenze. Il mister ieri ha parlato molto di quella gara, correggendo gli errori commessi ruolo per ruolo e portando alla luce un aspetto fondamentale: senza la mentalità giusta, non si va da nessuna parte. Il Napoli domenica arrivava prima di noi su tutti i palloni: al di là di tutto, è stata questa la chiave del loro successo».

Notti magiche. Il calcio a volte toglie, per poi fornire la possibilità di rifarsi. Domani a Marassi arrivano i danesi dell'Aalborg, assist perfetto dopo il passaggio a vuoto del San Paolo. «Ma occhio a non prendere questa sfida nel modo adeguato – avverte Caracciolo -, sarà molto difficile affrontare i danesi perché arrivano da un risultato positivo nel loro campionato e perché li conosciamo poco. In Europa, poi, non ci sono incontri facili». Anche se, un anno fa, l'Airone espugnava Upton Park, lo stadio del West Ham. «Fu una grande serata – ricorda il centravanti blucerchiato -, segnai io e vincemmo 1-0. Speriamo porti bene per domani…».

Il derby. Proprio domani Caracciolo si gioca molte delle chanches di entrare fra i titolari domenica sera. Le previsioni, ad oggi, lo danno in panchina nel derby a favore di Montella, ma l'Airone non si perde d'animo: «Il mister mi darà la possibilità di dimostrargli attraverso la partita di Uefa che sto bene e che potrebbe farmi giocare nel derby. Non si sa mai che cosa può succedere…».

Nella foto Pegaso, Andrea Caracciolo – qui contro Gaby Mudingayi della Lazio – in azione.

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