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Bellucci-Sammarco-Cassano: la Samp prende il volo

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Bellucci-Sammarco-Cassano: la Samp prende il volo

Convincente vittoria degli uomini di Mazzarri sull'Atalanta: a segno Bellucci nella ripresa, poi tocca a Sammarco e Cassano mettere il sigillo al successo blucerchiato.

30_festasampSi diradano le nuvole su Genova, dopo alcuni giorni di pioggia. A Marassi, ore 15 di domenica pomeriggio, c'è il sole. La Samp cerca di ammazzare le vacche magre, provando a prendere esempio dal mutamento di clima e a spingere così verso l'orizzonte il grigio che nelle ultime settimane ha nascosto il suo blu(cerchiato). Di fronte c'è l'Atalanta di Del Neri, imbattuta in questa Serie A, formazione organizzata e temibile. E, soprattutto, davanti in classifica, con 9 punti raccolti nelle prime 5 giornate.

Le idee di Mazzarri. Non male di certo. Il Doria ha ancora nella testa i tre gol presi a San Siro mercoledì sera, ma ritrova la Sud e Vincenzo Montella, in campo dall'inizio. Mazzarri intanto deve inventare: sulla destra non ci sono né Zenoni, né Maggio, entrambi ai box; non basta nemmeno il doppio ruolo per garantire al tecnico doriano la copertura nei confronti della sfortuna. Sull'esterno di dritta ci va allora Campagnaro, che proprio in questa posizione iniziò la sua carriera in Argentina. Tra i pali confermato Mirante, davanti a lui i mastini da guardia sono Lucchini, Sala e Gastaldello. A sinistra gioca Pieri, mentre in mezzo riprende le chiavi del gioco Sergio Volpi, affiancato dal fido scudiero Palombo. L'attacco doriano è formato da Delvecchio, Bellucci e Montella.

E' subito Samp. Prime battute, i presenti allo stadio si stanno ancora sistemando, non immaginano che ci sarà subito da scalmanarsi. Già, perché al 4' la Samp è già in vantaggio. Montella parte da lontano, tiene palla il giusto e accende la luce. Filtrante perfetto per Bellucci che si stacca come un orologio, trovandosi a tu per tu con Coppola. Battere il portiere nerazzurro, a quel punto, è la cosa più semplice per il numero 11: 1-0. Belllucci corre come un matto sotto la Sud, la sua è un'esplosione di gioia e insieme uno sfogo, il gol è tornato in casa Samp dopo quattro giornate di digiuno. A questo punto, sembra che il piano inclinato della partita il Doria lo debba decisamente percorrere in discesa. Invece no, le scorie dei recenti risultati a singhiozzo non scompaiono e l'Atalanta che, come detto, non è l'ultima arrivata, prende in mano il quadrante delle operazioni.

Risposta nerazzurra. Il gioco, almeno nel primo tempo, lo macinano quasi sempre gli uomini di Del Neri, coi blucerchiati in affanno, pericolosi solo quando il pallone va a finire nei piedi degli uomini più tecnici. L'Atalanta assume allora un atteggiamento coraggioso e si presenta in zona d'attacco con maggior continuità. Al 20' solo un grande intervento di Campagnaro impedisce al gioiellino della Dea Padoin di saltare verso le luci della ribalta, il Doria soffre un po' anche perché i bergamaschi conquistano diversi corner e dimostrano di esserci. Il primo tempo però si conclude sull'1-0.

Di tutto e di più. Nell'intervallo, un cambio a testa: Del Neri toglie l'infortunato Ferreira Pinto – per lui fatale un calcione preso da Pieri – inserendo Floccari, Mazzarri richiama Gastaldello per Sammarco. Palombo va sulla destra, mentre l'ex clivense si butta in mezzo al posto di Angelo. Contrariamente al primo tempo, dove si era vista parecchia tattica e pochissime occasioni, la ripresa conferma che nel calcio tutto può cambiare da un parziale all'altro. Nei primi minuti infatti succede di tutto. Al 6' Carrozzieri lascia partire un autentico missile dai trenta metri, colpendo il palo interno a Mirante battuto. Sessanta secondi dopo, Ayroldi annulla un gol probabilmente regolare a Montella, in assoluto il migliore in campo, cui viene contestata la posizione irregolare. In realtà, era Bellucci – fermatosi quando ha visto Montella avventarsi sulla sfera – a trovarsi in off-side. All'8', Padoin sfiora nuovamente il pareggio e solo un recupero prodigioso di Palombo impedisce il peggio.

Raddoppio. Il 10' è invece il momento dell'ingresso di Antonio Cassano, nel boato della Sud. I tifosi sentono che sarà il giorno di Peter Pan. Impressione confermata dal fatto che due minuti dopo il cambio, il Doria raddoppia. Sammarco è abile a liberarsi fuori area con un dribbling, entrando nei sedici metri e fulminando Coppola con buona freddezza. Si tratta del punto che probabilmente chiude in anticipo l'incontro, non prima però del secondo gol annullato a Montella (stavolta il fuorigioco c'era) e della traversa colpita da Doni – ottima punizione al 32'. A proposito dell'Aereoplanino: primi 90' tutti di fila, un assist e due gol annullati. Basta? In più, c'è l'intesa con Cassano; da affinare, d'accordo, ma che brividi quando quei due si mettono a giocare di prima!

Ed ecco Cassano. In attesa che il duetto tra i due ex romanisti diventi incendiario, ci pensa Sergio Volpi. Come già aveva fatto a Siena con Montella, il capitano fornisce il pallone della rinascita a Cassano, dandogli la possibilità di stoppare di petto – da campione – e battere Coppola con un tocco semplice semplice. 3-0, delirio a Marassi. Antonio si leva la maglietta, non capisce più nulla dalla gioia e corre verso Mazzarri per un abbraccio davvero fantastico con il mister e con tutta la squadra. Peter Pan alza le braccia al cielo quando lo speaker del Ferraris dice: "Per la Sampdoria ha segnato al trentottesimo minuto Antonioooo Cassanoooo!!". Il barese il suo nome che rimbomba tra le mura rosse se lo assorbe completamente, come fosse pura energia di vita dopo un secolo di obbligata apatia. Fantantonio è tornato. Servirà come il pane a questa Samp, così come è servito il campanaccio per mandar via le vacche magre e chiamare il sereno nel cielo. Domenica il Doria ha cominciato a raccogliere ciò che aveva lasciato per strada nelle prime giornate. E giovedì si vola ad Aalborg, per restare in linea.

Sampdoria   3
Atalanta       0
Reti:
4' p.t. Bellucci; 12' s.t. Sammarco, 38' s.t. Cassano.
Sampdoria (3-4-2-1): Mirante; Lucchini, Sala, Gastaldello (1' s.t. Sammarco); Campagnaro, Volpi, Palombo, Pieri; Delvecchio (27' s.t. Franceschini), Bellucci (10' s.t. Cassano); Montella. A disposizione: Castellazzi, Ziegler, Caracciolo, Foti. Allenatore: Walter Mazzarri.
Atalanta (4-4-1-1): Coppola; Rivalta, Capelli, Carrozzieri, Belleri; Padoin, De Ascentis, Bernardini (36' s.t. Muslimovic), Ferreira Pinto (1' s.t. Floccari); Doni; Zampagna (15' s.t. Defendi). A disposizione: Ivan, Pellegrino, Guarente, Tissone. Allenatore: Luigi Del Neri.
Arbitro: N. Ayroldi di Molfetta.
Assistenti: Bernardoni di Modena e Bagnoli di Teramo.
Quarto uomo: Romeo di Verona.
Note: ammoniti al 26' p.t. Bernardini, al 36' p.t. Campagnaro, al 20' s.t. Capelli, al 23' s.t. Doni e al 35' s.t. Volpi; spettatori 21.000 circa; recupero p.t. 1', s.t. 3'.

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Nella foto Pegaso, la gioia di Sammarco e compagni dopo la rete del 2-0 blucerchiato.

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