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Fiorillo: «Qui in Primavera siamo pronti a ripeterci»

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Fiorillo: «Qui in Primavera siamo pronti a ripeterci»

Giovane ma già senatore, il ragazzo di Oregina: che dopo la delusione di Aalborg è tornato a difendere – a modo suo: da gigante – i pali della Primavera. Ed è arrivata subito una vittoria…

06_primaveraDi anni ancora non ne ha compiuti diciotto, eppure per la Primavera blucerchiata Vincenzo Fiorillo non può certo essere considerato come il "bocia" del gruppo. Il ragazzo di Oregina, infatti, bagna con questa la sua settima stagione da sampdoriano. Calciatore sampdoriano, perché per il resto Vince con il Doria nel cuore ci è cresciuto, fin da piccolo. Lui, i campioni con i quali adesso si allena tutti i giorni, quelli della prima squadra, fino a poco tempo fa li incitava e idolatrava proprio dalla Gradinata Sud.

Voltare pagina. Non è un pivellino, Vincenzo, e pur avendo compiuto già il grande salto quest'oggi è tornato a fare il suo lavoro. Quello che gli riesce meglio: parare. Parare per la Primavera della Sampdoria che questo pomeriggio ha esordito alla grande in campionato, in casa dello Spezia, vincendo per due reti a zero. «Sì, gran bell'inizio. Sono molto molto soddisfatto per la prestazione personale, ma certamente di più per quella di squadra. Ho visto una Samp cattiva, concentrata, determinata… Un po' come quella dello scorso anno». E la mente allora corre a poco più di cinque mesi orsono, a quella finale un po' maledetta di Bressanone contro l'Inter: «Non ci dobbiamo più pensare. Siamo ripartiti con un gruppo decisamente nuovo, ma pronto a ripetere quanto di buono fatto la scorsa stagione». Beh, se il buongiorno si vede dal mattino… «Per l'appunto. Lo Spezia non è affatto un avversario felice. Non credo che molti prenderanno punti qui. Abbiamo tenuto costantemente il pallino del gioco. E la qualità dei nostri novanta minuti credo risieda anche nel fatto che il sottoscritto ha dovuto effettuare solamente una parata decisiva. Ho visto tutti bene: ottima la difesa con Lanzoni capitano, il centrocampo dove Poli ed Eramo secondo me hanno giganteggiato e poi l'attacco… Foti, Ferrari e Diarra hanno giocato uno splendido match».

Gruppo. E proprio Diarra a conti fatti ha deciso l'incontro. «Più che deciderlo l'ha legittimato. Moussa ha siglato una doppietta importante, frutto di un'ottima manovra di squadra». Capitano, con i suoi soli diciassette anni sulle spalle, Fiorillo ancora non può esserlo, ma di certo di questo gruppo è una delle guide. «Non credo proprio… Sono un compagnone, questo sì, ma ci sono ragazzi con grande esperienza. Gente che ha già esordito in Serie A e B. Io sono un senatore blucerchiato e uno che per la Samp darebbe qualsiasi cosa».

Tra Mazzarri e Pea. E da tifoso e calciatore aggregato alla prima squadra, Vincenzo è passato in meno di tre giorni dalla delusione danese di Aalborg alla vittoria scintillante di La Spezia con la Primavera. «Sì, tanta tanta delusione perché uscire da una coppa senza mai perdere e dimostrando d'essere nettamente più forte dell'avversario fa male. Ma per il resto nulla è cambiato per me. Il mio campionato è quello Primavera. Lo sapevo ancor prima di essere scelto da mister Mazzarri per il ritiro di Moena. Sono qui, lavorerò agli ordini di mister Pea e mister Bistazzoni che per me rappresenta dopo tutti questi anni un punto di riferimento basilare. Proverò a dare sempre il meglio di me stesso, perché, anche se non bisogna pensarci troppo, a me Bressanone è rimasta un po' qui…».

Nella foto Pegaso, la Primavera in campo contro lo Spezia: Vincenzo Fiorillo è il primo da sinistra, in piedi.

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