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Pieri: «200 da professionista? Felice di esserci arrivato»

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Pieri: «200 da professionista? Felice di esserci arrivato»

Mirko Pieri taglierà domenica, contro il Palermo, il traguardo delle 200 gare da professionista: «Non sono poche… Ricordo ancora la prima, a Perugia: ero emozionatissimo».

07_pieriCinque anni tra i dilettanti, a Grosseto. Casa sua. Serie D, giugno del 2000. E Mirko Pieri all'improvviso si ritrova alle porte della Serie A, in quel laboratorio di calcio moderno che era il Perugia dei Gaucci. Allenatore, Serse Cosmi. L'esordio arriva in Intertoto, il primo luglio: Perugia-Standard Liegi, sconfitta per 2-1. «Il mister mi ha buttato dentro nel finale, un'emozione indescrivibile».

Mirko, domenica prossima fanno 200 gare da professionista: 160 in A, 29 in Coppa Italia, 10 in Europa. E 3 gol.
«Pensa che non lo sapevo neppure, me l'hanno detto giusto ora. E' una soddisfazione, non sono mica numeri da poco… La prima me la ricordo ancora: quando Cosmi mi ha detto di entrare ero emozionatissimo. Quell'anno a Perugia è stato importantissimo, poi sia a Udine che qui alla Samp sono andato avanti per la mia strada, cercando semplicemente di trovare continuità nel mio lavoro».

A Genova sei arrivato quasi in silenzio, senza attese né clamore. Ma in quel silenzio sei anche stato bravo a ritagliarti il tuo spazio da titolare…
«Non sono certo uno di quei giocatori che regalano titoli sui giornali e creano attese… Sono solo uno che, bene o male, alla fine la sua parte la fa sempre».

E' una Samp nuova, quella di quest'anno. A partire dal modulo: com'è stato tornare a giocare con la difesa a tre?
«Mi ha agevolato, questo è sicuro. A quattro ho giocato praticamente solo lo scorso anno, con Novellino… Conoscevo già i movimenti, il ruolo: con le mie caratteristiche rendo di più, a giocare in questo modo. E poi con Mazzarri mi trovo benissimo: ti mette sempre a tuo agio, sa come creare le condizioni per esprimere al meglio il tuo potenziale».

Samp tra alti e bassi, sin qui.
«E non capisco perché, onestamente. Sia chiaro: gruppo nuovo, un nuovo allenatore… Possiamo anche essere soddisfatti così, perché i risultati sono arrivati. Ma mi aspettavo qualcosa di più, soprattutto se penso a quanto siamo forti davanti. Abbiamo lasciato troppi punti per strada».

Soprattutto lontano da Marassi.
«In casa è più facile, la voglia te la mettono addosso lo stadio e il pubblico senza che te ne accorgi. E' in trasferta che dobbiamo essere più continui, lo sappiamo: possiamo riuscirci, speriamo di farlo in fretta».

Nella foto Pegaso, Mirko Pieri in azione con la maglia della Samp.

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