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Mazzarri: «La Coppa Italia è una possibilità importante»

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Mazzarri: «La Coppa Italia è una possibilità importante»

Walter Mazzarri parla un po' di tutto alla vigilia del match di Tim Cup contro la Roma. «E' una chanche importante, dobbiamo provare a sfruttarla». Su Cassano: «Deve solo pensare a stare tranquillo».

22_mazzarriIl bel pari in casa Juve è già un numero, nulla più. Walter Mazzarri deve pensare – a soli due giorni di distanza dalla trasferta dell'Olimpico – all'importante impegno contro la Roma di Spalletti, prima sfida dei quarti di Coppa Italia, in programma domani a Marassi (ore 18.30). Tempo per recuperare energie e rabbia agonistica ce n'è poco e una gara come quella contro i giallorossi non rintuzza certo la serenità. Se a Torino si è dovuto dare tutto e qualcosa in più, domani ci vorrà probabilmente – almeno – il medesimo impegno.

Una chanche da sfruttare. Il tecnico blucerchiato lo sa, lo mette in preventivo. Ma non si scompone, sa che la sua Samp sta bene e sa che la voglia di sfruttare la chanche Tim Cup è alta all'interno del gruppo. «Non abbiamo la possibilità di recuperare come si dovrebbe in casi simili – attacca il tecnico livornese -, ma i ragazzi sono consci dell'importanza della partita e hanno la carica giusta per affrontarla, specialmente dopo il bel risultato di domenica». Il dispendio di forze, contro la Juve, è stato bello tosto. Un problema? «Avrei preferito poter disporre di qualche giorno in più – prosegue Mazzarri -, tuttavia il calendario è questo e va accettato. E poi giocare incontri del genere rappresenta uno stimolo non trascurabile. Certo, arriviamo da un match in cui si è dovuto dare il cento per cento e ci troviamo a prepararne un altro uguale, contro una delle migliori formazioni italiane, esattamente come la Juve. Cercheremo di arrivarci nelle condizioni più adeguate possibili».

Cassano-night. Sarà la serata di Antonio Cassano, accontentato dall'urna di Coppa dopo l'assenza forzata nella trasferta di campionato a Roma. Il barese, ancora una volta, si troverà gli occhi di tutti addosso. «Ma Antonio c'è abituato – spiega il suo allenatore -, è giovane, però in questi anni ne ha provate tante, giocando nei migliori stadi del mondo le partite più difficili. Penso che sappia gestire la pressione, elemento sempre presente da quando ha iniziato la carriera». C'era il dubbio che Peter Pan non potesse essere in campo nemmeno domani, un dubbio sciolto in parte da Mazzarri nella conferenza stampa odierna. «Vedremo – stempera il mister blucerchiato -, però le sue condizioni non sembrano più di tanto preoccupanti. Antonio non ha ancora raggiunto il massimo della forma e per lui tre gare in una settimana possono diventare un problema. Ci sono comunque tante possibilità: si può farlo entrare dopo, toglierlo prima. Valuterò assieme al giocatore e allo staff, tenendo conto delle grandi motivazioni che ha per la gara con la Roma». Già, un match che non può essere come tutti gli altri per il fantasista di Barivecchia. «Dovrà esser bravo a trasformare la pressione in energia positiva. Io però lo esorterò a far solo una cosa: giocare come sa. E' tutto ciò a cui un talento come lui deve pensare, madre natura gli ha dato doti incredibili, la lucidità è l'unico obiettivo che deve porsi. E poi le sfide difficili lo caricano ancora di più, per il carattere che ha».

Il mister con la bacchetta magica. Nelle ultime settimane si è parlato molto di Walter Mazzarri come una sorta di trainer con la bacchetta magica. Molti nel passato, anche assai titolati, con Cassano hanno fallito. L'ex allenatore della Reggina, invece, sembra aver trovato il bandolo della matassa col barese. «Innanzitutto voglio ringraziare Antonio per le belle parole che ha sempre speso su di me. Indubbiamente qui alla Samp tutti noi abbiamo lavorato sodo per metterlo nelle condizioni migliori per esprimere il suo straordinario talento, però credo che i meriti siano principalmente suoi: è arrivato, si è allenato, ha perso sette chili ed è tornato a deliziare il pubblico. C'è molto del suo, forse ha capito che era il momento di imparare qualcosa dalle esperienze negative e dagli errori. Ad oggi, e spero che sia così fino alla fine del campionato, ha dimostrato grande maturità».

Volpi in campo. Per un figliol prodigo da abbracciare, uno sul quale discutere. Sergio Volpi. I media montano il caso, c'è chi dice che addirittura il capitano avrebbe chiesto di andar via. Mazzarri risponde così: «Tra me e Volpi non c'è assolutamente nulla, ho fatto delle scelte, come è mio diritto e dovere. Il ragazzo può non averla presa bene ma è normale, si tratta di un giocatore importante. La cosa fondamentale è che sia motivato quando lo richiamerò in campo ed accadrà già domani contro la Roma. Volpi partirà titolare e ribadisco: con lui non ho mezzo problema».

Il pari con la Juve. Si torna per un attimo alla gara di domenica, al pari con la Juve che ha suscitato diverse opinioni. Molti hanno detto e scritto che la Samp ha "rubacchiato". Mazzarri precisa. «Domenica, a parte i tre minuti di follia in cui abbiamo perso la testa, la squadra ha concesso alla Juventus una sola vera palla-gol ed è quella di Marchionni su un corner per noi in cui abbiamo preso contropiede. Per il resto, abbiamo condotto la partita per diversi tratti, mancando solo nell'ultimo passaggio. Con più cattiveria nei metri decisivi, penso che avremmo anche potuto fare il colpaccio. E non mi sarebbe assolutamente parso di aver rubato qualcosa. Certo, non possiamo negarlo, un pizzico di fortuna l'abbiamo avuta negli episodi della traversa e dei salvataggi sulla linea, però la Samp era reattiva ed ha meritato di uscire da Torino con un responso positivo».

Roma, un mese fa. Da una trasferta buona, ad un'altra meno buona. Roma, prima della pausa natalizia. «E' passata, punto. In quell'occasione fummo sfortunati perché un errore arbitrale ci castigò oltre misura. Può starci, domani ci saranno altre due squadre in campo, un altro arbitro. Vedremo come andrà a finire».

L'erba di Marassi. L’ultima battuta, il tecnico doriano la dedica al prato di Marassi, in condizioni non ottimali. «Effettivamente è vero, il campo del Ferraris in questo momento non è molto favorevole a chi gioca palla a terra, come cerchiamo sempre di fare noi. Proveremo comunque a sviluppare il nostro ideale di calcio, senza pensarci troppo».

Nella foto Pegaso, Walter Mazzarri strilla ai suoi: con la Roma servirà una gran prova.

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