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Scappini: «Se giochiamo così, possiamo arrivare in fondo»

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Scappini: «Se giochiamo così, possiamo arrivare in fondo»

Il giorno perfetto di Stefano Scappini: cinque gol al Benevento e Samp agli ottavi di finale del Torneo di Viareggio. «Felice sì, però penso a lavorare e sto coi piedi per terra».

04_festascappiniSette gol in tre partite non fanno sì che uno non possa notare chi li ha segnati. E se chi li ha segnati li ha segnati nei tornei serali, diventa quello che i compagni prendono sotto il portone per andare al campo e poi ce lo riportano, pagandogli pure la pizza. Se invece quello che li ha segnati li segna al Viareggio, dopo una settimana che è arrivato alla Samp, beh, allora quel qualcuno diventa Stefano Scappini. Cioè un nome e un cognome. Acquisto quanto mai azzeccato del mercato di gennaio, il centravanti ex Ternana ha subito sfracellato, facendo ciò che era stato preso per fare: sostituire al meglio uno come Salvatore Foti. Un gol al Guarani nel 2-4 dell'esordio blucerchiato nel 60° Torneo di Viareggio, un gol – decisivo – al Parma nell'1-0 della speranza dopo la grande botta e cinque – cinque! – reti al Benevento nell'8-1 che porta la formazione di Fulvio Pea agli ottavi della Coppa Carnevale.

Stefano, è la giornata dei sogni?
«No, dai, non esageriamo. Diciamo che sono contento, sicuramente, però è bene restare coi piedi per terra e poi oggi le occasioni da gol non sono certo mancate. I compagni mi hanno dato una bella mano e io ho messo in pratica la consegna numero uno di ogni attaccante: far gol».

La modestia, siamo tutti d’accordo, è un dono che nel calcio porta lontano. Però cinque reti in una sola partita del Viareggio le aveva segnate soltanto un giocatore: tal Murillo della Juventud, l'anno passato. Quindi, da oggi anche tu sei nella storia di questa competizione così prestigiosa.
«Ah sì? Non lo sapevo, mi fa molto piacere. E' una bella soddisfazione che chiude una giornata veramente positiva».

Parliamo un po' di Samp. In pochi, dopo il ko col Guarani, avrebbero puntato su di voi.
«Effettivamente l'esordio non è stato dei più facili. La partita contro il Guarani ci ha tagliato le gambe, si è trattato di una sconfitta difficile da mandar giù, una sconfitta che poteva pregiudicare l’intero torneo».

Invece, che cosa è successo?
«Che ci siamo parlati, riorganizzati, ci abbiamo creduto. Già contro il Parma la Samp aveva disputato un'ottima gara e non era facile battere i ducali. Oggi, poi, direi che è stato tutto perfetto».

Un gol tuo all'inizio del primo tempo e uno, sempre tuo, ad inizio ripresa. Hai dato una bella mano…
«Beh, sono stati due gol importanti perché ci hanno permesso di giocare sereni, in discesa. Credo fosse fondamentale trovare la rete subito, per non innervosirsi. Ci sono riuscito io, fortunatamente, e ne sono felice».

Si dice che quando un torneo comincia male e poi si raddrizza, le squadre trovano una forza superiore al comune. Dove può arrivare questa Samp?
«Se giochiamo come contro il Parma e come oggi, secondo me possiamo arrivare in fondo. Chiaro che il calcio è imprevedibile, può sempre succedere di tutto, ma con un pizzico di fortuna chissà che non si riesca a fare bene, molto bene. D'altra parte i valori del gruppo sono importantissimi».

E dei valori e degli obiettivi di Stefano Scappini che dici?
«Che come ogni ragazzo sogno di giocare in Serie A, ma che vado passo passo e giorno per giorno. Penso che non si debbano mai perdere l'umiltà e la voglia di lavorare. E a me non manca nessuna delle due».

Ti ha già chiamato Mazzarri?
Risata.

Ma Stefano Scappini il cellulare lo tiene acceso anche negli spogliatoi, mentre è in campo ad allenarsi.

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Nella foto Pegaso, Stefano Scappini raccoglie il pallone dopo uno dei suoi cinque gol.

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