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Mazzarri: «Una sconfitta così non me l’aspettavo»

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Mazzarri: «Una sconfitta così non me l’aspettavo»

Il tecnico blucerchiato non nasconde l'amarezza per una sconfitta troppo pesante per andar giù: «Bergamo è un campo difficile, ma non ha funzionato nulla…».

27_mazzarriLa temeva Walter Mazzarri la trasferta di Bergamo, immediatamente successiva alle fatiche – e non solo fisiche – del derby e del match contro l'Inter. La temeva a ragione, visto il finale all'Atleti Azzurri d'Italia, un finale che ha lasciato parecchio deluso il tecnico blucerchiato. «Ci sono rimasto male – dice infatti Mazzarri, qualche minuto dopo Atalanta-Sampdoria -, perché una sconfitta maturata in questa maniera non me l'aspettavo. Ci poteva stare di perdere a Bergamo, campo difficile, su cui gioca una squadra che rispetto molto. Ma, una volta passati in vantaggio, avevamo l'obbligo di gestire l'incontro in maniera totalmente diversa».

Segnali. Tanti piccoli segnali compongono lo stop in casa dei neroblu, segnali anche strani. Una volta in vantaggio in trasferta, la Samp aveva sempre vinto. Disputando anche ottime gare. Stavolta, è accaduto tutto il contrario. «E diventa veramente difficile spiegare il perché – prosegue il mister livornese -, anche analizzando i fattori tattici. Avevamo tante assenze, d'accordo, ma i movimenti in fase passiva sono quelli e potevamo disporre di un centrocampista in più rispetto al solito, con due saltatori importanti a nostro favore». Le cause del pesante 4-1 vanno allora ricercate nella testa, più che nelle gambe e nella griglia di uomini. «Probabilmente si è verificato ciò che temevo, cioè una sorta di rilassamento inconscio dopo le fatiche del derby e della partita di domenica contro l'Inter. Per evitare questo problema avevo deciso di schierare alcuni elementi meno impegnati in campionato, la loro freschezza e le loro motivazioni dovevano scongiurare il rischio di abbassare la guardia. Non è accaduto».

Ricominciare. Non è servito a nulla nemmeno l'intervallo, dove certamente Mazzarri si sarà fatto sentire. «Ci siamo detti di ricominciare daccapo, che due gol, se si fanno le cose per bene, si possono sempre recuperare. Invece al rientro abbiam preso la quarta rete, su un calcio piazzato, dimenticandoci l'uomo. Distrazioni che si pagano care».

Tutto male. C'è chi ha detto che il confronto la Samp lo ha perso sulla sua destra, dove Langella ha fatto ciò che ha voluto. «Direi che lo abbiamo perso da tutte le parti – non si nasconde Mazzarri -, arrivavamo dopo di loro su ogni pallone, l'Atalanta era veemente e andava assai più forte. Sapevo che i nostri avversari vanno veloce sulla sinistra, perciò ho schierato Zenoni e Maggio, come a Roma in Coppa Italia, per contenere meglio. All'Olimpico aveva funzionato alla grande, oggi no. Ma non è stata l'unica cosa, purtroppo». Samp male anche a sinistra e anche in mezzo. Senza tralasciare un attacco troppo timido per esser pericoloso. «Ve l'ho detto, meglio pensare ad un incidente di percorso, che può capitare. Coi ragazzi non ho parlato, ma parlerò domani, dopo aver riflettuto. Di sicuro quando si perde in questa maniera occorre far tesoro degli errori e rimettersi in carreggiata, anche perché domenica abbiamo un altro difficilissimo impegno».

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Nella foto Pegaso, Walter Mazzarri si sbraccia: non basta per evitare il ko a Bergamo.

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