Mazzarri: «Noi e il nostro calcio: utile, piacevole, totale»

Il tecnico della Samp prima della sfida con l'Udinese: «Due squadre che cercano il risultato attraverso il gioco, una gara importante. E' bellissimo essere qui, a cinque giornate dalla fine, a giocarsi l'Europa».

Il bello viene adesso. Perché tutto quel che la Samp ha fatto sino a qui ha già un senso e niente lo può cancellare, d'accordo: ma vuoi mettere, a cinque giornate dalla fine, avere mezza Europa in tasca e poter sognare ancora la musichetta della Champions League? Walter Mazzarri lo sa, ci mancherebbe altro: e di giocarsele, queste cinque opportunità per un risultato più grande delle più belle idee, ne ha una voglia matta.

Cinque finali, mister. La prima si chiama Udinese: è l'incrocio più difficile?
«E' uno scontro diretto, in casa, contro un avversario che ha un punto meno di noi… Sì, è una sfida molto, molto importante. E poi è bello, a questo punto dell'anno, essere lì a giocarsi una sfida di cartello: vuol dire che Samp e Udinese hanno fatto un campionato di alto livello, giocando a calcio e facendo divertire la gente. Per me è una grande soddisfazione».

Andasse male con l'Udinese?
«Non cambierebbe nulla, davvero. Io non ci penso, già solo lottare per un posto in Europa a inizio anno sembrava una chimera e invece siamo lì. Ce la giocheremo fino alla fine, sapendo che entrare nelle prime quattro, sia per noi sia per l'Udinese, sarebbe un risultato veramente eclatante».

Quagliarella e Di Natale, davanti. Uno che ha salutato quando lei arrivava, l'altro da temere come pochi.
«Il fatto che Quagliarella sia all'Udinese è sintomatico degli investimenti che questa società ha fatto l'estate scorsa: dopo quel che aveva combinato in campo, sul mercato era lui il giocatore più quotato. E Di Natale è uno temibile: uno di quelli che fanno la differenza, ecco. Però è tutta l'Udinese che va rispettata, non solo i singoli: è una squadra forte e completa. Ma non la temo».

Due squadre, Samp e Udinese, che hanno scelto di arrivare ai risultati con il gioco. Ma per una volta le andrebbe bene vincere giocando male?
« Sì, ci starebbe: con la stagione che abbiamo fatto, non farebbe testo… Questo gruppo sta facendo cose superiori ad ogni aspettativa: giochiamo un calcio totale, propositivo, un calcio in cui segnano tutti e in cui non si specula sul risultato. Piacevole, divertente: quel che mi chiedevano i tifosi, e proprio per loro sono felice. Abbiamo raggiunto questi risultati unendo la crescita del valore dei giocatori, le vittorie e lo spettacolo: riuscirci fino in fondo sarebbe il massimo».

Nella foto Pegaso, tutta la grinta di Walter Mazzarri.