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Mazzarri: «Bisogna dimenticare la Roma e guardare avanti»

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Mazzarri: «Bisogna dimenticare la Roma e guardare avanti»

Dopo una sconfitta incredibile, il tecnico della Samp si concentra sulle ultime due gare del campionato: «Dobbiamo dimenticare il risultato e giocare come domenica. I risultati arriveranno».

06_mazzarrifrustalupiSi è fatto del male, Walter Mazzarri. E si è riguardato Samp-Roma, come il ruolo gli impone. Solo che due giorni dopo brucia come e più di domenica: «Una cosa del genere può succedere ogni tre o quattro anni – sorride amaro il tecnico della Samp -. Il risultato lascia poco spazio a considerazioni, d'accordo, ma resta incredibile aver perso: certo è che se le ultime due le giochiamo allo stesso modo, beh, non potrà di nuovo finire così male».

Giornata nera. Bisogna tirare dritto, insomma. A testa alta, perché il 3-0 di Marassi è bugiardo e perché la Samp ha dominato in lungo e in largo. E Mazzarri lo sa, eccome: «Per un'ora è stata la miglior prestazione dell'anno, e già pareggiare sarebbe stato difficile da accettare. Forse è per questo che ci siamo sciolti quando abbiam preso il primo gol: non deve succedere, non dovrà succedere mai più, ma posso anche capire i miei giocatori… Avevano speso tanto, avevano fatto tutto benissimo: un corner regalato, un pallone che è passato nell'unico punto in cui poteva passare e ci è crollato il mondo addosso». Una giornata nera che più nera è difficile, insomma: con il condimento della vittoria dell'Udinese a Empoli, simile a quella giallorossa a Genova. «Per questo dico che era destino andasse così – riprende Mazzarri -, e per questo dico anche che bisogna archiviare questa giornata e tirare dritto. Con la Roma può starci di perdere, vediamo di non pensarci più e di cercare di fare del nostro meglio in queste due giornate che mancano».

Sfida difficile. Due giornate alla fine, più una doppia semifinale di Coppa Italia che potrebbe regalare alla Samp, anche senza aspettare Palermo e Juventus, un posto in Uefa. «Ma io non ci penso – frena Mazzarri -, io non devo mai pensare a quel che fanno gli altri. Anche perché non ho buone sensazioni, su quel fronte… Voglio solo concentrarmi sul campionato e sperare che si riesca a riprendere quel che il destino ci ha tolto domenica». Ultima trasferta dell'anno, allora, contro un Palermo che ha la testa sgombra dai pensieri e può giocare spensierato: «Una squadra di altissimo livello – è l'aggiunta di Mazzarri -, con giocatori nel mirino delle grandi squadre e un campo sempre difficile. Il ritornello è il solito: voglio che la mia Samp vada giù a fare la sua partita, senza badare al tifo o ad altre cose».

Il futuro. Quelle cose, le altre cose, sono anche i pensieri sul futuro. Perché Mazzarri ha dato alla Samp un gioco, un'identità e dei sogni. E i tifosi vedono in lui l'uomo con cui andare avanti: «Di questo li ringrazio di cuore – spiega -, perché mi hanno dato fiducia prima che arrivassi e perché mi hanno sempre reso merito per i risultati della squadra. Come hanno fatto il presidente Garrone e il direttore Marotta, con cui esiste un ottimo rapporto. Sono altre le componenti che questo merito non me lo riconoscono… Comunque è presto per parlare di futuro e programmi: io voglio solo finire al meglio l'annata, poi ci si siederà a un tavolo e si vedrà cosa fare».

Nella foto Pegaso, Walter Mazzarri insieme al suo collaboratore Nicolò Frustalupi.

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