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Mazzarri: «Un vero orgoglio aver reso felice il pubblico»

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Mazzarri: «Un vero orgoglio aver reso felice il pubblico»

E' un Walter Mazzarri visibilmente emozionato quello per il quale Cassano ha chiesto l'applauso della Sud: un'emozione che pervade il tecnico della Samp in sala stampa.

17_mazzarriLa giacca quest'oggi se l'è tolta quasi subito. L'alto tasso d'umidità ha fatto certamente la sua parte, ma forse Walter Mazzarri ha avvertito anche il calore del pubblico. Di quella gente che nonostante le piccole incomprensioni dell'ultima settimana, oggi ha pensato esclusivamente a regalare a lui e ai suoi ragazzi il giusto tributo per una stagione immensa.

Tu chiamale se vuoi emozioni. Un pomeriggio, quello odierno, incancellabile dalla memoria dell'uomo di San Vincenzo. Roba da emozioni fortissime che il tecnico della Samp descrive così appena seduto al tavolo della sala stampa del "Ferraris": «Siamo professionisti, ma ogni tanto non si può pensare con razionalità, dinanzi a certe emozioni perdiamo lucidità dinanzi a questo spettacolo. È stato un crescendo di emozioni fantastico. Quello che ci è stato tributato da questo pubblico al fischio finale non lo cancellerò facilmente dalla mia memoria».

Piacevolissima conferma. Nessuna pressione, nessun assillo per la Samp quest'oggi. Solo il desiderio di festeggiare insieme alla propria gente un campionato straordinario. E una partita – quella con la Juve – per provare a mettere una ciliegina su una torta di per sè già gustosissima: «Oggi teoricamente non si avevano obiettivi – commenta il tecnico blucerchiato –  invece si è vista ancora una volta la mentalità di una squadra che non molla mai, il mio più grande motivo di orgoglio è proprio aver trasmesso questa mentalità in un solo anno. Siamo andati subito sotto abbiamo reagito e dimostrato per l'ennesima volta di avere anche qualità nel nostro gioco».

Fantantonio e l'Aeroplanino. Ringraziamenti di rito a tutti: società, tifosi e squadra con un paio di strappi alla regola. Mazzarri non ama parlare di singoli, ma se su Cassano l'input giornalistico è una costante di rito per Vincenzo Montella arriva l'eccezione: «Cassano agli Europei? Io faccio solo notare il livello delle giocate di Antonio. E la sua disponibilità nei confronti dei compagni. Pronto a rispettare i miei correttivi tattici in corsa, perfetto nei rivedere certi suoi atteggiamenti. Dal rientro dopo la squalifica, in sette partite non ha mai preso nemmeno una ammonizione». Quindi Montella: «Il suo gol peraltro giunto pochi minuti dopo il suo ingresso è una gioia particolare. Lo merita prima di tutto l'uomo Montella, quindi il professionista. Un calciatore straordinario che questa stagione ha avuto tanta, troppa sfortuna».

Ottimismo per il futuro. Il venerdì del Mugnaini ha fatto luce sulle incomprensioni degli ultimi dieci giorni, ma anche qui il fuoco di fila delle domande si fa incessante. Ma per il Walter di San Vincenzo convinzioni e sensazioni restano le medesime espresse nemmeno ventiquattr'ore fa. «Avrete già notato dai comportamenti come possano andare le cose, su certi aspetti siamo alla grande, con oggi credo siano svanite le incomprensioni, ci incontreremo serenamente, ma non dovrebbero esserci grossi problemi, al più presto ne saprete di più quando la società mi chiamerà». Quindi un piccolo mea culpa e uno sguardo a quello che sarà: «Al di là di piccole o grandi incomprensioni con la società, ho sbagliato a far passare cosi tanti giorni nei quali si sono accavallate le voci. In pochi credevano di raggiungere la Uefa dalla porta principale al primo colpo, servono stimoli al massimo, perché il prossimo anno ci si aspetterà ancora di più da noi».

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Nella foto Pegaso, Walter Mazzarri saluta i tifosi al termine di Sampdoria-Juventus.

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