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Primavera: Samp-show, 6-0 e qualificazione in tasca

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Primavera: Samp-show, 6-0 e qualificazione in tasca

La Primavera della Samp domina nella sfida di ritorno con la Reggina: tre gol per tempo e qualificazione alle finali scudetto conquistata in scioltezza.

17_golscappiniOgni più piccola preoccupazione scivola via, cancellata da una prestazione da sogno e da quella concentrazione che Pea aveva visto scemare tra Cagliari e i giorni prima di Reggio Calabria: la Primavera torna a fare la voce grossa, rimette i panni di grande della categoria e conquista – dopo la Tim Cup – la seconda qualificazione di fila alle finali nazionali. In palio, quello scudetto che un rigore di Balotelli, lo scorso anno, indirizzò verso Milano.

Subito Samp. Dal 2 all'8 giugno, Chieti. E' la prossima tappa sul cammino di Poli e compagnia. Tappa che poteva pure svanire, dopo lo strano (e immeritato) 1-2 rimediato all'andata: una stagione da giocarsi in una partita, con la consapevolezza di avere tutto quel che serve per farcela ma allo stesso tempo anche con la paura di beccare una giornata storta. E invece no, la Samp ci mette subito testa, tecnica e cuore, decisa a dimostrare che il suo valore non è solo roba di cui chiacchierare. Si rischia qualcosa in avvio – quando Szatmari chiude un bel contropiede con un destro mollo tra le braccia di Di Gennaro -, ma al 14' arriva già il gol che significa qualificazione, quella rete che rischiava di rimanere a galleggiare nei sogni di tutti e che invece diventa realtà al primo, vero assalto: punizione di Bianco da sinistra, quasi sul fondo, Scappini anticipa tutti sul primo palo e di testa gira alle spalle di Saraò. 1-0, e il pomeriggio prende tutta un'altra piega.

Due e tre. La Samp ha un grosso merito, subito dopo il vantaggio: non si accontenta, sa che una minima disattenzione potrebbe costare il campionato e continua a tenere la testa alta. Sfiora il raddoppio con Cucciniello, in spaccata, e lo trova subito dopo con Eramo: minuto 24, una respinta corta della difesa trova il sinistro (il tocco è bello, d'esterno) del ragazzo di Bari e il pallone se ne va beffardo nell'angolino. Dieci minuti, e la Samp chiude i conti: botta di Cucciniello due passi dentro l'area, e tanti saluti – con un'ora ancora da giocare – alla Reggina.

Dominio assoluto. Due reti, servirebbero a Viola e soci. Ma la Samp chiude ogni spazio, ogni sogno. L'unico tentativo è di Ceravolo, al 10' della ripresa (slalom e tocco largo sul secondo palo), ma di lì in avanti è tutto un discorso blucerchiato. Che assume i toni del monologo al 18', con un corner di Bianco che Marilungo rimette dentro di testa: Scappini è lì, a un metro dalla porta, abbassa la fronte e tocca dentro. 4-0, poi 5-0 di Poli (in collaborazione con Sembroni) e 6-0 – un capolavoro – con Ferrari, entrato per Cucciniello e geniale nel girare di destro all'incrocio dei pali. Ci sarebbe anche un clamoroso errore sottoporta di Scappini e Ferrari, poco dopo e nella stessa azione, ma sarebbe anche troppa grazia: per festeggiare e andare a cercare lo scudetto ce n'è d'avanzo.

Sampdoria   6
Reggina        0
Reti:
14' p.t. Scappini, 24' p.t. Eramo, 34' p.t. Cucciniello; 18' s.t. Scappini, 28' s.t. Poli, 35' s.t. G. Ferrari.
Sampdoria (3-4-2-1): Di Gennaro; Calzolaio, Rossini, Sembroni; Eramo, Cucciniello (19' s.t. G. Ferrari), Poli, Bianco (34' s.t. Pondaco); Gulan, Marilungo (26' s.t. Mustacchio); Scappini. a disposizione: Negretti, Ustulin, Lanzoni, Donati. Allenatore: Fulvio Pea.
Reggina (4-4-1-1): Saraò; Preklet (1' s.t. Traoré), Benci, Thackray, Toscano; Adejo (1' s.t. Lamenza), Khoris, Viola N., Szatmari; Fernandes (23' s.t. Iannazzo); Ceravolo. A disposizione: Kovacsik, Squillace, Gatto, Bognanni. Allenatore: Roberto Breda.
Arbitro: Russo di Milano.
Assistenti: Tino di Milano e Pasquali Cerioli di Milano.

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Nella foto Pegaso, il colpo di testa vincente di Scappini: 1-0 Samp, via alle danze.

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