Grieco: «Una grande opportunità per imparare»
Il difensore classe 1991 entusiasta del ritiro con la prima squadra: «Sono felice, è tutta esperienza che mi sarà utilissima in questa stagione con la Primavera».
Nella nidiata di talenti che Walter Mazzarri sta dirigendo in questi giorni a Moena, spicca un giovane che più giovane non si può: Andrea Grieco, classe 1991, di ottobre, per la precisione. Unico tra i presenti nel ritiro doriano (insieme al portiere Davide Negretti) ad esser nato dopo lo Scudetto, conquistato dalla Sampd'oro di Paolo Mantovani nel maggio di quell'anno.
Scudetti da difendere. Una particolarità anagrafica interessante, per iniziare il discorso con l'ex Allievo nazionale Samp, passato stabilmente alla Primavera campione d'Italia di Fulvio Pea. Scudetti di qua, Scudetti di là, Grieco si trova in mezzo alla curva storica blucerchiata. «Ma per ora mi accontento di essere qui – comincia il difensore comasco -, anzi sono felice di essere qui, al fianco di grandi giocatori: spero di apprendere il più possibile per migliorarmi». L'obiettivo principale del giovane difensore, nonostante gli abbagli che la prima squadra può generare, resta concreto, concretissimo. «Per me la priorità è far bene con la Primavera, almeno quest'anno. Avremo lo Scudetto sulle maglie, un onore, da portare a testa alta per tutta Italia: gli stimoli non mancano di certo».
Crescita. Grieco è agli inizi, sebbene la sua sia già una carriera improntata verso l'alto. Dagli esordi nella formazione del suo quartiere, a Como, al passaggio al club più importante della città, con il successivo approdo alla Sampdoria. Un'escalation continua per il biondo difensore. «Fin qui sono contento, soprattutto perché in blucerchiato mi sono trovato bene dal primo giorno ed oggi, in prima squadra, confermo le sensazioni: i compagni sono simpatici e ti fanno sentire a tuo agio».
Sogni e tempo libero. Ogni giovane ha un'ispirazione, un idolo, un virgolettato grande cui si ispira. Per Grieco i punti fermi sono due, uno che è il sogno, l'altro che è la realtà. «Da bambino il mio idolo era Zambrotta e lo è rimasto, nella Samp invece scelgo Accardi, un calciatore cui stare vicino per imparare». Di cognomi altisonanti la promessa blucerchiata ne fa altri due, ma qui si va nel giardino degli dei. «So di essere nato dopo lo Scudetto della Samp e di quella squadra ricordo soltanto Vialli e Mancini, due grandissimi». Dal giardino degli dei, alla camera d'albergo di Grieco, vera e propria bottega di un apprendista calciatore. «Nel tempo libero gioco alla playstation, al computer, guardo molti film – mi piacciono Robin Williams e Will Smith – e ascolto musica, di ogni genere». Aspettando che il tempo prenda il ritmo giusto.
Nella foto Pegaso, Andrea Grieco impegnato nel ritiro in Val di Fassa.