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Dessena: «Ottima partita, ma volevamo vincere»

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Dessena: «Ottima partita, ma volevamo vincere»

Prima volta da titolare in campionato, per l'ex Parma: «Esordio positivo, ma di certo avrei preferito si fosse riusciti a vincere. Il gol? Un'azione da manuale del calcio…».

21_dessenapellissierLo aspettava l'esordio dal primo minuto Daniele Dessena, lui che a diventare un giocatore importante per la Samp tiene da matti. Mazzarri lo ha gettato nella mischia oggi contro il Chievo, dando all'ex del Parma la possibilità di dimostrare il suo valore.

Manuale del calcio. Risposta pronta per Daniele, grazie ad uno scambio da applausi con Cassano che ha liberato l'1-0 Samp, a firma Franceschini. Il primo vero colpo della sua esperienza blucerchiata, Dessena lo racconta così: «Cassano ha iniziato a puntare – dice -, io mi sono allargato e abbiamo fatto uno-due. Poi, da grande giocatore quale è Antonio, ha dato la palla a Franceschini per il vantaggio. E' stata un'azione da manuale del calcio, peccato però che dopo trenta secondi il pallone era di nuovo a centrocampo…».

Brutta botta. Già, peccato. Perché la Samp una botta del genere non l'ha saputa assorbire. «Purtroppo non siamo stati bravi a gestire l'1-0 – prosegue Dessena -, dobbiamo migliorare perché le possibilità ci sono tutte e la prestazione di oggi lo dimostra ancora una volta. Nonostante il risultato, la Samp ha giocato un'ottima partita».

Meglio i tre punti. E Dessena? «Sono contento, come esordio dal primo minuto in campionato va benissimo, anche se naturalmente avrei preferito vincere…». Ci si è provato, infatti, nel finale, lasciando da parte stanchezza e condizioni avverse. «Il campo era pesante e abbiamo fatto fatica, però credo che la voglia di vincere sia un segnale chiarissimo della nostra mentalità, sempre protesa verso il miglioramento». Nel calcio, poi, ci sono pure gli avversari. «E il Chievo oggi si è chiuso bene».

Sotto col Siena. Ora, il Siena, a proseguire il tour de force iniziato con la gara della settimana scorsa all'Olimpico. «Per me il fatto di giocare tante partite ravvicinate può essere un bene, ti dà la possibilità di abituartici e dà spazio a tutti. Chiaramente per il mister non è così positivo, perché per preparare gare difficili come quelle di Serie A ci vogliono più di due giorni».

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Nella foto Pegaso, Daniele Dessena in azione sotto gli occhi di Sergio Pellissier.

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