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Franceschini non basta, col Chievo è pari nel diluvio

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Franceschini non basta, col Chievo è pari nel diluvio

Non basta alla Samp un gol di Franceschini a inizio ripresa per superare il Chievo nel diluvio che lava Marassi: gli ospiti trovano subito il pari con Langella, finisce 1-1.

21_mandellicassanoLa prima vittoria in campionato dura due minuti appena, il tempo che ci vuole a Langella per chiudere al meglio un contropiede e spegnere il sorriso acceso a inizio ripresa da Franceschini: due lampi in mezzo al diluvio (che inizia dieci minuti prima della partita e finisce dieci minuti dopo…) per un pareggio che la Samp ha cercato fino all'ultimo – lottando anche contro un campo pesantissimo – di sbloccare.

Idee sotto l'acqua. Mazzarri si affida ancora a Mirante, ritrovando Accardi dal primo minuto (dietro con Lucchini e Gastaldello) e dando una chance a Dessena, interno di destra al fianco di Palombo e Franceschini con Stankevicius e Pieri larghi; a far compagnia a Cassano non Bonazzoli ma – come già contro Inter e Lazio – Delvecchio. La voglia c'è e le idee pure, ma le pozzanghere che allagano le fasce complicano e non poco la vita alla Samp, costretta a cercare un buco per vie centrali: Cassano gira al largo dell'area del Chievo per trovare palloni sensati (come già al 7', quando vede il movimento a tagliare in mezzo all'area di Dessena, fermato però dal fuorigioco e dall'erba pesante) e prova a seminare – con qualche dribbling e tre o quattro aperture – un po' di panico nella difesa schierata davanti a Squizzi.

Occasioni. La gara scivola via senza troppe emozioni, con il Doria impegnato a cercare la luce (una girata di Franceschini senza troppa potenza e una gran botta fuori misura di Stankevicius) e il Chievo sornione in attesa della ripartenza giusta: ne trova un paio, prima dell'intervallo e sempre con Pellissier, ma sulla prima è bravo Mirante a chiudere lo specchio e sulla seconda il diagonale (sporcato da Lucchini) è lungo sul secondo palo. Due brividi, quindi un suggerimento di Palombo per Delvecchio: colpo di testa, traversa, rabbia e fine primo tempo.

Botta e risposta. La ripresa comincia sotto un'altra stella e sotto la stessa acqua, con Mazzarri che allarga Dessena sulla fascia inserendo Sammarco per Stankevicius. E' da quella parte che l'ex Parma scambia con Cassano, che a sua volta affonda e trova Franceschini sul secondo palo: gol facile facile sotto la Sud, pazza di gioia. Sembra, sembrerebbe il momento chiave della partita, quell'attimo in cui gli sforzi ricevono il giusto premio e il discorso potrebbe anche trovare il suo senso; invece no, dura meno di niente. Il Chievo se ne riparte in contropiede, guidato da Pellissier, e Langella riesce a girarsi beffando Mirante: 1-1, immediato e doloroso.

I cambi. Mazzarri prova a cambiare le carte in tavola, ridisegnando il fronte d'attacco: a dare un punto di riferimento a Cassano e soci entra Bonazzoli (fuori Dessena), con Delvecchio che rientra tra le linee in mezzo al campo (di lì a poco esce anche Gastaldello – infortunato – con Bottinelli al suo posto a guidare la difesa). L'occasione giusta per ritrovare il vantaggio è giusto di Bonazzoli, liberato in area dal genio di Barivecchia, ma il diagonale è sballato così come sballata (seppur bella) è una rovesciata di Delvecchio a 2' dal termine. L'ultimo, sfortunato assalto.

Carattere Samp. Senza pioggia, su un campo d'altro genere, probabilmente sarebbe stata un'altra partita. Va bene, allora, anche questo pareggio: perché la Samp ha dimostrato di avere idee e voglia, quel carattere che l'anno scorso regalò un sesto posto insperato e degli automatismi che consentono a Mazzarri di variare uomini e facce senza alterare la sostanza. Un bel po' di cose su cui costruire un gran campionato: a cominciare, mercoledì prossimo, da Siena; dove tutto, un anno fa, ebbe inizio.

Sampdoria          1
Chievo Verona   1
Reti:
4' s.t. Franceschini, 6' s.t. Langella.
Sampdoria (3-5-2): Mirante; Lucchini, Gastaldello (24' s.t. Bottinelli), Accardi; Stankevicius (1' s.t. Sammarco), Dessena (12' s.t. Bonazzoli), Palombo, Franceschini, Pieri; Delvecchio, Cassano. A disposizione: Castellazzi, Ziegler, Bonanni, Fornaroli. Allenatore: Walter Mazzarri.
Chievo Verona (4-3-3): Squizzi; Malagò, Mandelli, Yepes, Scardina; Pinzi, Italiano, Marcolini (15' s.t. D'Anna); Esposito (42' p.t. Luciano), Pellissier, Langella (38' s.t. Bogdani). A disposizione: Sorrentino, Cesar, Rigoni, Moro. Allenatore: Beppe Iachini.
Arbitro: N. Ayroldi di Molfetta.
Assistenti: Vicinanza di Albenga e R. Bianchi di Lucca.
Quarto uomo: Banti di Livorno.
Note: ammoniti al 22' p.t. Langella, al 29' p.t. Palombo, al 32' p.t. Malagò e al 7' s.t. Dessena; spettatori 25.000 circa; recupero p.t. 2', s.t. 4'.

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Nella foto Pegaso, duello sotto l'acqua tra Antonio Cassano e Davide Mandelli.

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