Fornaroli: «Ero al posto giusto nel momento giusto…»
Bruno e la soddisfazione di aver cambiato la partita: «E' andata bene, mi sono fatto trovare pronto. La Uefa? Vogliamo andare lontano, il più lontano possibile».

Il gol, una buona fetta del raddoppio e – per la squadra – la qualificazione. Notte magica, Bruno?
«Grazie a Dio è andata bene, sì. Per la Samp e anche per me: ero vicino al portiere, stavo pensando se tagliare sul primo o allungarmi sul secondo palo e poi ho deciso di tuffarmi per anticipare tutti… E' entrata, sono felice».
E' stato l'attimo in cui è cambiata la partita.
«Il primo tempo è stato molto tattico, studiavamo gli avversari. Mano a mano che siamo andati avanti le cose sono migliorate, io ho preso più confidenza col campo e ne è uscita una buona partita».
Samp ai gironi di Uefa. E poi?
«Io credo che l'obiettivo debba essere quello di voler andare avanti il più possibile: penseremo a una partita alla volta, con l'idea di giocare per vincerle tutte».
Magari sempre così, con la tua firma?
«Sarebbe bello giocare sempre, è chiaro: è quello che sogna ogni calciatore. Ma io resto tranquillo, è il mister a decidere chi va in campo e io devo solo pensare a farmi trovare pronto. Ogni volta che serve».
I gol aiutano: e tu, per ora, segni sempre di testa.
«Non bisogna mica essere altissimi per darci, no? Conta molto di più il senso della posizione: e io ero al posto giusto, per fortuna».
Chiusura sul modulo: tre attaccanti in campo, nel finale. E la squadra ha girato bene. Può essere un modo per trovare più spazi?
«Abbiamo giocato così perché la partita lo consentiva, e con tre punte si poteva cercare di chiuderla… Però è vero, è andata bene».
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Nella foto Pegaso, il tuffo di testa di Bruno Fornaroli per il gol del momentaneo 1-1.
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