Marotta: «Vittoria preziosa anche per il campionato»
Beppe Marotta e la soddisfazione per un successo importante: «E' la dimostrazione che questo gruppo è unito e può recitare il ruolo che tutti pensavamo».
C'era anche Beppe Marotta, a godersi il trionfo di Belgrado. Partita tirata, aperta, che la Samp ha vinto meritando e ritrovando un po' di quella fiducia in sé che i risultati balordi del campionato avevano annebbiato: «Quel che ci voleva, anche se adesso non dobbiamo star qui a cullarci su questo successo».
Direttore, è stata una serata magica.
«E' un momento felice dopo un periodo in cui, obiettivamente, cominciavano ad affacciarsi ansia e qualche paura, ma è anche un risultato che alimenta e rafforza quell'affiatamento che la squadra ha sempre avuto. Anche nei momenti più difficili: semplicemente, non si traduceva in risultati».
Eccoli.
«Merito di tutto il gruppo, perché chi ha giocato ha vinto e chi era fuori ha vinto con i compagni incitandoli e sostenendoli per tutta la partita. E merito anche dell'allenatore, che come al solito è stato bravissimo. Ma su questo non c'erano dubbi».
Cambia qui, la stagione della Samp?
«La vittoria deve servire a questo, deve diventare una molla per un campionato che nasconde mille insidie. Abbiamo una classifica deficitaria e l'obbligo di muoverla al più presto: la prestazione di Belgrado dimostra che il gruppo è unito e può recitare il ruolo che tutti pensavamo, ma solo se non ci culleremo sugli allori e sapremo concentrarci sul Bologna. Perché sarà tutta un'altra musica, domenica».
Però c'è Cassano, ed è sempre un bel punto di partenza.
«Antonio sa regalare qualità tecniche ed emozioni, e questo è quel che vuole la gente. Se un campione come lui è tornato a rendere a questi livelli però non dovete dare solo i meriti a me o alla società, perché il consenso va allargato a Mazzarri, che ha saputo ottenere il massimo da lui, e ai compagni che lo aiutano ad esprimersi. E fatemi dire una cosa sul futuro: lui ha firmato per cinque anni e vuole rimanere, noi vogliamo che resti. Non ci sono motivi per pensare, in tempi recenti, ad un abbandono».
Per la gioia di chi è rimasto a Genova e dei 200 che sono arrivati fino a Belgrado.
«Non è una novità: i nostri tifosi sono eccezionali».
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Nella foto Pegaso, i tifosi della Samp in trasferta a Belgrado.