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Bellucci: «Faremo di tutto per dare una gioia ai tifosi»

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Bellucci: «Faremo di tutto per dare una gioia ai tifosi»

L'attaccante blucerchiato: «Niente scuse, abbiamo meritato di perdere e basta. Dispiace per i tifosi, ma chiediamo solo un'occasione per dimostrare quel che valiamo: a partire da domenica».

04_bellucciUna scena resta negli occhi, della notte stralunata di Liegi. Un paio di minuti all'inizio, nello spicchio di stadio (e che stadio) riservato ai tifosi della Samp spunta una coreografia blucerchiata. "Oroglio di Genova – Perla d'Europa", sugli striscioni. In panchina, Claudio Bellucci sgrana gli occhi: si alza in piedi, applaude felice, quasi commosso. Ecco, è da qui che si parte: dalla delusione che quei 1.500, la loro coreografia e il loro affetto hanno dovuto affrontare.

Una serata nera, Claudio. E una brutta figura che ferisce i tifosi.
«E' stato un black-out generale. Lo Standard è forte, qualcuno non lo sapeva ma noi sì: ci ha aggredito, ci è stato superiore in tutto, ha meritato di vincere come ha vinto. Punto e basta. Dobbiamo girare pagina, perché domenica abbiamo da fare una grande partita: lo dobbiamo a noi stessi e lo dobbiamo soprattutto ai tifosi che sono venuti a Liegi a sostenerci».

Erano tanti, ed erano delusi. E pure arrabbiati.
«Dispiace soprattutto per questo, perché il viaggio era lungo, il tempo pessimo e noi sappiamo di non aver lasciato loro nulla. Una cosa però la dico: devono darci la possibilità di dimostrare quello che siamo, di rifarci. Soprattutto domenica».

Il derby.
«Già, il derby. Con quello che ci hanno sempre dato e ci danno ancora i nostri tifosi, dobbiamo assolutamente far loro un regalo e dimostrare che la Samp non è quella di ieri sera: io credo lo sappiano, anche se a fine partita ha prevalso lo sconforto. Ci sta».

Spogliatoi, fine partita. Più grande la delusione o la voglia di rifarsi?
«La voglia di rifarsi, senza dubbio. Figure del genere non sono nelle nostre corde, bisogna essere onesti con noi stessi e con i tifosi e ammettere che non c'è stata partita. Però abbiamo l'occasione per ripartire, ed è quello che desideriamo tutti».

Il Genoa, allora.
«Se lo temiamo? Fino a un certo punto. Perché è vero, è una squadra forte e sta facendo bene, ma abbiamo le armi per metterla in difficoltà. Non voglio fare proclami, ma ho fiducia nei miei compagni e sono sicuro che faremo una grandissima partita. Anzi: spero che loro possano giocare con la squadra tipo, al meglio, perché la cosa ci carica ancora di più».

Nella foto Pegaso, Claudio Bellucci in panchina al Dufrasne di Liegi.

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