Mazzarri: «Orgoglioso di giocare una sfida come questa»
Il tecnico della Samp prima della sfida contro il Siviglia: «Spero che i ragazzi e i tifosi abbiano dentro la carica che ho io in questo momento. Si tratta di una partita fantastica, è un orgoglio giocarla».
E' un Walter Mazzarri carico a mille quello che presenta la super sfida di domani sera contro il Siviglia. In palio, un posto nei sedicesimi di finale di Coppa Uefa: senza pensare a quel che farà lo Stoccarda, al Doria serve un successo sugli spagnoli per andare avanti in Europa. «Spero che i miei calciatori abbiano dentro quello che ho io – spiega Mazzarri -, così come i tifosi. La partita di domani è un orgoglio giocarla, indipendentemente da come andrà a finire».
Voglia e determinazione. Tanta, tantissima la voglia di scendere in campo per il tecnico toscano, che scaccia la tensione di una partita del genere per trasformarla in stimolo a far bene. Come dar torto, d'altra parte, al mister blucerchiato? La Samp questo impegno lo ha cercato, lo ha conquistato dopo un anno di lavoro e ora è il momento di viverlo come non mai. «L'unico problema – dice Mazzarri – è che di là ci sarà una grandissima squadra, il Siviglia, tra le più forti in Spagna ed in Europa. Ho ascoltato le dichiarazioni del loro presidente e dell'allenatore: dicono che ci rispettano molto e che apprezzano come interpretiamo il calcio. Per me si tratta di una soddisfazione importante, è fantastico sentire parole simili provenire da un club blasonato come il Siviglia».
Quasi miele. Miele alla vigilia allora, da entrambe le parti. Ma domani sera sarà tutta un'altra storia. Gli andalusi, perdendo, sarebbero praticamente fuori dalla Uefa (a meno di responsi favorevoli da Stoccarda), risultato questo che somiglierebbe parecchio ad un fallimento per i biancorossi. «Ma loro hanno comunque due soluzioni su tre – fa notare Mazzarri – e ciò rappresenta un bel vantaggio. Noi invece dovremo affrontare quest'impegno come fosse una finale, dove non esiste il bene comune: uno perde e l'altro vince».
Una finale. Nelle finali, di solito, sugli spalti non trova posto nemmeno uno spillo, anche se in Italia la Coppa Uefa è meno sentita rispetto al resto d'Europa. «Sinceramente non so il perché – risponde il mister -, ma se non si fa il pienone domani non so quando lo si potrà fare. Se è la partita più importante della mia carriera? Non penso mai a cose del genere, i miei sforzi mentali sono dedicati esclusivamente alla preparazione della gara, come in ogni altra circostanza. Certo, le sensazioni sono veramente importanti, questo sicuramente. Mi piacerebbe che tutti insieme, staff, calciatori, tifosi provassimo a portare in fondo questa impresa».
Attenzione estrema. Per ottenere la quale serve una perfezione praticamente assoluta. Il Siviglia gioca al calcio, nel vero senso della parola, e dispone di elementi dotati di tecnica oltre la media, dalla difesa all'attacco. «Sono forti, in tutti i reparti – conferma Mazzarri – ed hanno dalla loro la cultura spagnola, che a me piace molto: giocare sempre e comunque per imporre il proprio ritmo. Anche perché, in Spagna, se vinci speculando ti fischiano».
Umiltà. In Italia funziona diversamente, ma non è una novità. Qui contano l'attenzione e la tattica, più che altro. E Mazzarri lo sa benissimo. «Ci serviranno entrambe – non si nasconde il trainer blucerchiato -, come a Reggio, dove abbiamo recuperato l'umiltà perduta in alcuni incontri quest'anno. Ai miei chiedo massima concentrazione, in ogni singolo momento della partita, perché sfide simili sono decise da episodi e bisogna farsi trovare pronti».
La formazione. Chiusura sulla formazione. «L'ho già fatta – saluta e va Mazzarri -, mi resta solo il dubbio sull'esterno destro da schierare all'inizio. Per il resto, saremo molto vicini alla formazione base».
Nella foto Pegaso, una coppia per la Samp: Antonio Cassano e Walter Mazzarri.