Mazzarri: «Nessuna reazione, e questo non va bene»
Il tecnico della Samp subito dopo la brutta sconfitta dell'Olimpico: «Nel secondo tempo la squadra non ha reagito, devo parlare coi ragazzi perché la cosa non mi è piaciuta».
Non è andato giù a Mazzarri l'atteggiamento con cui la sua Sampdoria ha affrontato la seconda parte della gara contro la Roma, soprattutto dopo il raddoppio giallorosso, che ha di fatto inciso la parola fine sul replay dell'Olimpico.
Nessuna reazione. Il tecnico blucerchiato è rammaricato, deluso ed arrabbiato per l'approccio psicologico dei suoi, che ha generato un secondo tempo parecchio al di sotto delle possibilità e delle abitudini del gruppo doriano. «Dopo il secondo gol non abbiamo reagito – dice il tecnico doriano al termine di Roma-Sampdoria – e questo nella mia gestione non è mai accaduto. La cosa non mi piace e domani ne parlerò coi ragazzi». Duro, il mister, ma anche attento a tentare di analizzare la situazione con lucidità. «Forse ci sono mancate un po' le forze – prosegue – e paghiamo l'impegno su tre fronti che ci costringe a giocare ogni tre giorni. Non si può pretendere, per questo motivo, lo stesso rendimento dell'anno passato, quando si andava in campo una volta alla settimana».
Avversario e classifica. Alibi allora, ma fino ad un certo punto. Perché la Samp comunque il gioco lo crea, almeno di solito, dimostrando una cronica incapacità di concretizzarlo. E' accaduto anche questa sera a Roma, nel finale primo tempo, momento in cui i blucerchiati sono andati vicini alla rete, non trasformando però le opportunità in punti validi. «Nel primo tempo abbiamo fatto una buona gara – conferma Mazzarri -, costruendo due-tre palle gol. L'unico nostro neo è non averle segnate. Merito in ogni caso alla Roma, grande squadra». E il 2-0 dell'Olimpico, tra le altre cose, getta la Sampdoria in una situazione di classifica tutt'altro che rassicurante. La zona retrocessione è a soli cinque punti, un margine che non può permettere sonni tranquilli. «Ma la classifica io non la guardo mai – taglia corto il tecnico -, nel calcio la tranquillità non esiste e per il gioco espresso fin qui forse qualche lunghezza in più potevamo averla. Ad Udine, ad esempio, si doveva vincere».
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Nella foto Pegaso, il tecnico della Samp Walter Mazzarri.