E’ tornato Cassano, è tornata la Samp: Lazio ko
Nonostante l'emergenza, Palombo e compagni conquistano un successo preziosissimo: botta e risposta Delvecchio-Rocchi, poi una magia di Cassano e una testata di Stankevicius valgono il 3-1 finale.
La Samp torna a vincere in casa dopo due mesi – non succedeva dal 23 novembre, quando i blucerchiati sconfissero 3-0 il Catania -, agguanta il primo ok del 2009 e manda in cantina i fantasmi, sperando di poterceli chiudere a chiave.
Assenze e recuperi. Il turno infrasettimanale contro la Lazio porta dunque a Mazzarri i tre punti, manna dal cielo in una situazione di assoluta emergenza di classifica e uomini. I blucerchiati cominciano infatti coi cerotti, affidando la difesa a due elementi di ruolo – il recuperato Gastaldello e Lucchini -, più un centrocampista, Stankevicius, adattato in linea con buonissimi risultati. A centrocampo, il tecnico livornese schiera Palombo, Delvecchio, Pieri, Padalino e, a sorpresa, Ziegler nell'insolito ruolo di interno sinistro, che solitamente appartiene all'infortunato Franceschini. Davanti parte la coppia Bellucci-Cassano. La Lazio, che non segna a Marassi da cinque anni, si presenta con Muslera tra i pali e Carrizo in panchina, affidando l'attacco a Mauri, Rocchi e Pandev e lasciando Zarate in panchina insieme a Brocchi, Rozenhal, De Silvestri, Foggia e Matuzalem.
Subito Delvecchio. L'inizio della gara è confuso, la Samp ha tanta voglia di vincere, ma anche tanta paura di non riuscirci e finisce per crearsi dei problemi. In più, lo schieramento inedito necessita di essere oleato e non si vedono grandi trame. Dall'altra parte, biancocelesti stanchi e poco propositivi, non scatta quasi mai infatti il temuto cambio di velocità che rende gli uomini di Rossi pericolosissimi. Il Doria, comunque, ha il merito di sbloccare subito l'incontro, approfittando di un numero di Cassano sulla destra che genera una punizione, ottimamente battuta da Ziegler. Il pallone dello svizzero, sul secondo palo, è spedito in rete da Delvecchio, che segna con un bel colpo al volo. A Marassi si libera un urlo liberatorio, dopo le diverse recenti delusioni.
Doccia fredda. La sfortuna però torna subito a bussare alla porta di Palombo e compagni, bloccando Padalino per un risentimento all'inguine e costringendo Mazzarri ad inserire Dessena sulla corsia di destra. Alla mezz'ora, pareggio della Lazio. Grande lancio di Ledesma, Gastaldello non può arrivarci, così Rocchi è lesto ad anticipare Stankevicius e a spedire alle spalle di Castellazzi. Gelo, stavolta, al Ferraris, col pubblico che teme un'altra serata storta. Al 35', grandissima palla in profondità servita da Palombo a Cassano, col barese che non stoppa perfettamente e favorisce l'uscita tempestiva di Muslera. Stessa storia al 42': ancora Angelo ad inventare da metà campo per Peter Pan, il quale non riesce a suggerire per Bellucci, in arrivo a rimorchio. Si va al riposo. L'1-1 non è sufficiente per la classifica, ma la Sud non perde la speranza e continua a cantare incessantemente.
Magia pura. Ad inizio ripresa, Delio Rossi toglie Rocchi per Zarate, ma al 6' è Cassano ad attirare su di sè le attenzioni di tutte le tv del mondo, con un gol incredibile. Il barese fa fuori due avversari nello spazio di pochi metri, in area di rigore, spedendo la sfera sul palo lontano con una velocità ed una precisione da campione assoluto. E' il 2-1 per il Doria, è il delirio del Ferraris. Che perla, davvero, che magia quella del 99. Su di lui si forma un mucchio di maglie blucerchiate, a festeggiare un gol pesantissimo oltre che meraviglioso. Non passano neppure quattro minuti e la squadra di Mazzarri torna in rete. Angolo di Cassano, che da quando sale in cattedra non la finisce più, testa di Stankevicius per il 3-1. Altra bolgia, altro boato atteso da troppo tempo.
Carattere. Non è finita. 18', splendida finta di Peter Pan in area e calcione fuori tempo di Lichtsteiner, che proprio il colpo di Antonio non lo ha letto. Rigore. Subito sembra che debba tirarlo Cassano, ma poi Bellucci gli chiede di cedere il pallone e il barese ci sta. Brutta scelta del Bello, che calcia troppo centrale, permettendo a Muslera di intervenire. Niente 4-1, ma i tre punti – comunque – restano in cascina nonostante un finale nervoso e condito dal battibecco tra Dessena e Foggia che induce Ayroldi ad estrarre ben tre gialli: uno per uno ai due protagonisti, più un altro a Cassano, entrato a dirimere la questione dalla panchina. Non accade più nulla però e il Doria dà una boccata d'ossigeno, godendosi la perla del suo uomo più rappresentativo e soprattutto la prestazione di un gruppo con gli attributi, così come lo vuole la Sud.
Sampdoria 3
Lazio 1
Reti: 13' p.t. Delvecchio, 29' p.t. Rocchi; 6' s.t. Cassano, 9' s.t. Stankevicius.
Sampdoria (3-5-2): Castellazzi; Stankevicius, Gastaldello, Lucchini; Padalino (15' p.t. Dessena), Delvecchio, Palombo, Ziegler, Pieri; Bellucci (45' s.t. Mustacchio), Cassano (31' s.t. Marilungo). A disposizione: Mirante, Regini, Donati, Obiang. Allenatore: Walter Mazzarri.
Lazio (4-3-1-2): Muslera; Lichtsteiner, Siviglia, Cribari, Radu; Dabo, Ledesma, Meghni (28' s.t. Matuzalem); Mauri (18' s.t. Foggia); Pandev, Rocchi (1' s.t. Zarate). A disposizione: Carrizo, Brocchi, Rozehnal, De Silvestri. Allenatore: Delio Rossi.
Arbitro: N. Ayroldi di Molfetta.
Assistenti: Carrer di Conegliano Veneto e Carretta di Padova.
Quarto uomo: Stefanini di Prato.
Note: ammoniti al 10' p.t. Pieri, al 12' s.t. Dabo, al 34' s.t. Stankevicius, al 41' s.t. Gastaldello, al 42' s.t. Pandev e al 48' s.t. Bellucci, Cassano, Dessena e Foggia; spettatori 21.000 circa; recuperi p.t. 1', s.t. 3'.
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Nella foto Pegaso, Cassano-show a Marassi: Lichtsteiner lo stende in area.