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La Samp cade con onore in Ucraina: 2-0 Metalist

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La Samp cade con onore in Ucraina: 2-0 Metalist

La Sampdoria cede agli ucraini del Metalist Kharkiv: un destro di Valyayev e una punizione beffarda di Jajà condannano la squadra di Mazzarri alla sconfitta e all'eliminazione. A testa alta, però.

26_gueyemarilungoFinisce nel gelo dei -5 di Kharkiv l'avventura europea 2008/09 della Samp: non basta alla squadra di Mazzarri una prestazione generosa per ribaltare lo 0-1 subito otto giorni fa a Marassi, e due episodi valgono invece il nuovo successo degli ucraini.

Cerotti e giovani. La Samp si presenta a casa Metalist con i cerotti, come sempre. Lasciati a casa Cassano e Palombo, Mazzarri si affida all'estro e alla voglia matta di Marilungo, miglior giocatore dell'ultimo Viareggio, e lo sceglie per dare una mano a Bellucci. A Dessena, aiutato da Sammarco e Stankevicius, il compito di guidare la caccia all'impresa. E non parte nemmeno male, la Samp: una bella idea di Marilungo, che finta sul difensore e trova Goriainov sul primo palo, e una combinazione tra Dessena e Bellucci spenta all'ultimo. Il problema è che il Metalist è quadrato, ordinato, chiuso. Non si passa, insomma: anzi.

Uno-due Metalist. Il gol che cambia profilo alla partita, lasciando comunque alla Samp qualche speranza, lo firma Valyayev. Uno due centrale, al limite, con Edmar, dribbling secco su Da Costa e destro che taglia fuori Mirante. 1-0 improvviso, probabilmente anche generoso, con il Doria che ha però sempre la possibilità di segnare due gol e passare: in fondo, se non si volevano i supplementari, anche a inizio gara era così. Solo che la situazione peggiora di botto, col Metalist che sfiora il raddoppio un paio di volte e lo trova sul finire del primo tempo: punizione da parecchio lontano di Jajà, un rimbalzo frega in un colpo Mirante e la Samp tutta.

Il gol sfiorato. La ripresa è solo un lento avvicinarsi alla fine dei giochi, sancita da un risultato troppo improbabile da recuperare sul campo di una squadra che di gol ne prende pochi davvero. La Samp tiene il campo, si fa vedere con Marilungo (che la tensione e l'emozione non le avverte, evidentemente) e lascia spazio anche all'esordio europeo di Mustacchio, l'altro Primavera salito in Ucraina. L'ultimo atto è un gol sfiorato proprio da Marilungo, bravo a beffare due difensori con lo stop e a incrociare di destro sul palo lontano: fuori di poco, ed è una beffa per un ragazzo che quel pallone avrebbe meritato di vederlo finir dentro.

Milan e Inter. Si chiude dunque qui un'avventura europea comunque positiva, impreziosita dal trionfo col Siviglia e da una qualificazione agli ottavi (dopo i gironi) che mancava da un bel po'. Ora l'attenzione si sposta sul campionato, con il Milan atteso a Marassi domenica pomeriggio, e sulla Coppa Italia, che porta a Genova nientemeno che l'Inter la settimana prossima. Una doppia sfida difficile, sicuro, ma anche affascinante: la Samp che esce a testa alta dall'Europa ha il carattere giusto per non uscirne con le ossa rotte.

Metalist Kharkiv   2
Sampdoria             0
Reti:
31' p.t. Valyayev, 41' p.t. Jajà.
Metalist Kharkiv (4-3-1-2): Goryainov; Maidana, Obradovic, Gueye, Gancarczyk; Valyayev, Sliusar, Edmar; Rykun (12' s.t. Devic); Oliynik (41' s.t. Berezovchuk), Jajà (33' s.t. Bordian). A disposizione: Bazhan, Koynushenko, Barilko, Zeze. Allenatore: Myron Markevich.
Sampdoria (3-5-2): Mirante; Campagnaro, Gastaldello, Da Costa; Padalino (37' s.t. Mustacchio), Stankevicius (18' s.t. Franceschini), Sammarco (18' s.t. Pieri), Dessena, Ziegler; Bellucci, Marilungo. A disposizione: Castellazzi, Accardi, Ferri, Raggi. Allenatore: Walter Mazzarri.
Arbitro: Kircher (Ger).
Assistenti: Scheppe (Ger) e Voss (Ger).
Quarto uomo: Kempter (Ger).
Note: ammonito al 14' s.t. Sammarco; spettatori 10.000 circa; recupero p.t. 0', s.t. 2'.

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Nella foto Pegaso, Guido Marilungo alle prese con Papa Gueye.

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