Italia, cartellino Pazzo. 1-1 contro l’Irlanda
La Nazionale viene raggiunta nel finale da un gol di Keane e non va oltre il pareggio a Bari contro l'Irlanda. Vantaggio azzurro di Iaquinta, pochi minuti dopo l'ingiusta espulsione-lampo di Pazzini.
Delusione nel clan Italia dopo il pari interno contro l'Irlanda, che lascia invariati i due punti di distacco dagli uomini di Trapattoni, ma che finisce in archivio tra le polemiche. Protagonista di serata, stavolta in chiave assai meno gioiosa rispetto a quanto non fosse accaduto sabato sera, il blucerchiato Giampaolo Pazzini.
Secondo gettone amaro per il Pazzo. Il Pazzo, schierato da Lippi dal primo minuto, ha giocato appena centottanta secondi della gara di Bari, subendo un'espulsione a dir poco ingiusta per un contatto con il difensore del Manchester United O'Shea. Il braccio disteso dell'attaccante, in azione aerea, ha colpito l'irlandese, tagliandogli il sopracciglio. Contrasto del tutto fortuito, senza intenzioni violente da parte di Pazzini, ma giudicato tale invece dal direttore di gara tedesco Stark, il quale estrae il rosso. Tra l'incredulità generale. A rivedere le immagini, si capisce distintamente come la decisione del fischietto tedesco sia stata fuori luogo. Mezza tegola allora sul numero 10 doriano, tegola che ha finito per condizionare inevitabilmente tutta la gara degli Azzurri, rimasti in inferiorità numerica – a conti fatti – per più di novanta minuti. Il secondo gettone nell'Italia dei grandi è dunque assai più amaro del primo per il centravanti della Samp, che questa sera avrebbe certamente avuto nuove opportunità per mettersi in mostra.
Un tempo per capitan Palombo. Sul fronte blucerchiato, da segnalare l'ennesimo impiego di Angelo Palombo, buttato nella mischia da Lippi al primo del secondo tempo, in luogo di Pirlo. Il capitano si è ben comportato, dimostrando ancora una volta di meritare la frequentazione del giro azzurro.
Bari per Cassano. Da segnalare, infine, il comportamento civile ed accorato del pubblico di Bari, che non ha calcato la mano sulla mancata convocazione del fantasista della Samp Antonio Cassano. Il genio di Bari Vecchia, però, è stato ricordato più e più volte sugli spalti, a mezzo striscioni. Si va dal classico "No Cassano No Party", al più originale e al passo coi tempi "Lippi controlla su Facebook, hai una nuova richiesta di amicizia: Cassano", passando per le invocazioni in rima: "Con Cassano in Nazionale rivinciamo il Mondiale" o "Cassano convocato, Mondiale assicurato". Per chiudere con l'ormai popolare, e non solo a Bari, "Mitt a Cassano". Insomma, Bari ha dimostrato di amare il suo gioiello incondizionatamente, senza aver fatto però mancare il sostegno agli Azzurri.
Italia 1
Irlanda 1
Reti: 11' p.t. Iaquinta, 43' s.t. Keane
Italia (4-2-1-3): Buffon; Zambrotta, Cannavaro, Chiellini, Grosso; De Rossi, Brighi; Pirlo (1' s.t. Palombo); Pepe (9' s.t. Dossena), Pazzini, Iaquinta (45' s.t. Rossi). A disposizione: Amelia, Gamberini, Motta, Quagliarella. Allenatore: Marcello Lippi
Irlanda (4-4-2): Given; McShane, O’Shea, Dunne, Kilbane; Keogh (22' p.t. Folan), Whelan, Andrews (8' s.t. Gibson), Hunt; Doyle (18' s.t. N. Hunt), Keane. A disposizione: Kiely, Foley, Kelly, Miller. Allenatore: Giovanni Trapattoni
Arbitro: Stark (Ger)
Note: spettatori 41.000 circa, incasso 803.000 euro. Espulso Pazzini al 3' p.t., ammoniti Grosso, McShane, Iaquinta, De Rossi. Recupero: 1' e 3'.
Nella foto Pegaso, uno degli striscioni che Bari ha dedicato questa sera ad Antonio Cassano.