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Lucchini e Poli: «Piedi per terra, viviamo alla giornata»

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Lucchini e Poli: «Piedi per terra, viviamo alla giornata»

Il difensore centrale, all'esordio dal primo minuto in campionato, e la giovane promessa blucerchiata si godono il successo sull'Inter, ma non si esaltano: «Piedi per terra e viviamo alla giornata, senza porci obiettivi».

26_festa poli-lucchiniLa difesa è sempre stata sotto la lente d'ingrandimento per tutto il periodo di preparazione. In molti invocavano l'acquisto di un ulteriore rinforzo da parte della società. Dopo sei giornate dal via, il pacchetto arretrato sta invece dimostrando di garantire grande sicurezza. «Faccio gli scongiuri – scherza Stefano Lucchini, che poi svela il reale motivo dell'ottimo rendimento offerto dal reparto arretrato in questo avvio di stagione -. All'inizio abbiamo un po' faticato, perché dovevamo assimilare il nuovo modulo richiesto dal mister, che ci chiede di difendere a zona, anziché a uomo, come abbiamo fatto nelle ultime due stagioni. Le cose non sempre sono andate bene, come ad esempio nell'amichevole giocata a Rotterdam con il Feyenoord, ma ora abbiamo oliato i meccanismi e tutto procede per il meglio».

Riscatto. Dopo il 2-0 per mano della Fiorentina, la Sampdoria s'è rifatta battendo l'Inter e riuscendo a fermare l'attacco delle meraviglie composto da Eto'o e Milito. «A Firenze la partita l'abbiamo persa dopo aver perso il primo gol – spiega il centrale della Samp -; contro l'Inter invece siamo stati bravi a concedere pochissimo ai nostri avversari e alla fine siamo stati premiati, riuscendo a fare nostra l'intera posta in palio. Ci tenevamo a fare, perché volevamo riscattare immediatamente il ko patito al "Franchi" mercoledì».

Esordio. Per Lucchini si trattava dell'esordio in campionato dal primo minuto e il difensore ha risposto bloccando Milito, bestia nera della scorsa stagione. «Dopo un po' di giornate seduto in panchina, avevo un po' di rammarico e avevo una gran voglia di tornare in campo – prosegue il centrale di Codogno -. Il mister mi ha concesso questa chance e sono contento di aver fatto una buonissima partita. Spero che questo sia solo un punto d'inizio, per poter giocare ancora a lungo nel corso di questa stagione».

Sofferenza. Lucchini e compagni hanno dovuto spendere grandi energie per fermare i nerazzurri e alla fine in molti sembravano stremati. «Il momento più difficile? Senza dubbio dopo essere passati in vantaggio – assicura il difensore blucerchiato -. Eravamo un po' stanchi e l'Inter attaccava a testa bassa, per cercare di recuperare, ma il carattere ci ha permesso di sopperire anche alla stanchezza nei minuti conclusivi dell'incontro».

Avanti così. Il difensore della Sampdoria si gode il momento felice vissuto dalla squadra e non vuole parlare di obiettivi futuri. «Giochiamo partita dopo partita, senza fissare a tutti i costi degli obiettivi – conclude lo stopper -. Stiamo giocando bene, ci divertiamo e i risultati ci danno ragione, speriamo di continuare su questa strada, consapevoli delle nostre qualità».

Sulla stessa lunghezza d'onda di Lucchini è anche Andrea Poli, schierato un po' a sopresa al posto di Tissone e autore di una prestazione a tutto tondo al fianco di capitan Palombo, a conferma di quello che aveva mostrato nel match casalingo vinto con il Siena, quando mister Del Neri lo aveva fatto esordire dal primo minuto. «Soltanto questa mattina il mister mi ha detto che sarei partito titolare, ma ho cercato di scendere in campo con la massima tranquillità – spiega il giovane centrocampista blucerchiato -. In settimana ci eravamo preparati bene per questa sfida e la vittoria testimonia la compattezza del nostro gruppo e la voglia che tutti noi abbiamo di lavorare e fare bene».

Jolly. «Il mister mi aveva chiesto di agire in mezzo al campo al fianco di capitan Palombo, ma dando una mano anche sulla fascia, per cercare di tamponare le discese di Maicon, aiutando Ziegler sulla fascia sinistra – prosegue il mediano, prodotto del vivaio doriano -. Grazie all'aiuto dei miei compagni, sono riuscito a giocare con tranquillità, anche se alla fine ero davvero molto stanco».

Umiltà. Al momento della sostituzione, prima di uscire dal campo, Poli è andato a salutare Josè Mourinho, con il quale c'era stato un battibecco durante il match. In una fase di gioco, quando Santon mi ha strattonato in area, ho chiesto il rigore e Mourinho s'è molto arrabbiato – rivela la promessa della Samp -. In campo spesso non si ha la giusta percezione delle cose, uscendo dal campo ho ripensato a quell'episodio e ho capito che aveva ragione il tecnico dell'Inter, così sono andato a scusarmi e a salutarlo, prima di uscire dal campo».

Duello. Qualcuno gli fa notare di aver vinto il duello con un altro giovane molto interessante del panorama calcistico nazionale, il fantasista dell'Inter Mario Balotelli. «Non mi piace parlare di duello vinto con Balotelli – ammette Poli, rispondendo ai giornalisti che gli chiedono se è felice di aver vinto il confronto con il compagno di Nazionale Under 21 in forza ai nerazzurri -. La Sampdoria ha battuto l'Inter, al termine di una gara intensa e difficile: questo è quello che conta».

Nella foto Pegaso, Andrea Poli sulle spalle di Stefano Lucchini a fine gara.

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