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“Pazzo” di gioia: «Gran serata, godiamoci il primato»

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“Pazzo” di gioia: «Gran serata, godiamoci il primato»

L'eroe di giornata è felice per aver firmato l'impresa della Sampdoria, capace d'imporsi sulla corazzata Inter sinora imbattuta: «È stata una grande serata in tutti i sensi: gol, vittoria e un pubblico straordinario».

 

26_pazzini-chivu-samuelÈ l'eroe di giornata, avendo con una sua zampata vincente, permesso alla Sampdoria in un colpo solo di battere l'Inter, riportarla momentaneamente in testa alla classifica e riscattare la prestazione opaca di Firenze. Giampaolo Pazzini da Pescia è sempre più idolo della Sud e dei tifosi doriani più in generale che, nel Pazzo rivedono le giocate dacampione e bomber di razza che furono di Vialli, ai tempi della Sampd'Oro di Paolo Mantovani. Contro i nerazzurri ha realizzato un gol pesante, che di diritto entra nella storia del club blucerchiato. 

Grande serata. «Un gol importante, perché ci ha permesso di superare una grande squadra come l'Inter – smorza i toni Giampaolo, tradito però dagli occhi che brillano di gioia -. Il primato in classifica potrebbe durare solo fino a domani, con la Juve che ha la possibilità di riportarsi al comando, battendo il Bologna a Torino, ma noi intanto ce lo godiamo questa sera. È stata una grande serata in tutti i sensi. Gol, vittoria e un pubblico straordinario, che ci ha incitato dall'inizio alla fine, aiutandoci a resistere nei minuti finali, quando l'Inter attaccava a testa bassa e noi eravamo un po' in difficoltà, per l'energie spese durante il corso della gara».

Le carte giuste. Pazzini, come tutto l'ambiente Samp, non si esalta per il successo sull'Inter, ma sulla stessa lunghezza d'onda del suo allenatore, preferisce vivere alla giornata. «La Sampdoria ha tutte le carte in regola per fare bene – spiega l'attaccante blucerchiato -. Non dobbiamo sognare troppo in grande, perché altrimenti rischieremmo di rimanere delusi noi e i nostri tifosi. Al momento credo che non sia giusto porre dei limiti o fissare degli obiettivi: dobbiamo soltanto continuare a lavorare giorno dopo giorno con la stessa voglia e la stessa intensità che ci stiamo mettendo fin dal primo giorno di ritiro».

Vantaggio. A chi gli chiede se il fatto di dover lottare soltanto su due fronti, anziché su tre come accaduto l'anno socrso, non possa rappresentare un vantaggio per il cammino del Samp in campionato, il Pazzo risponde con chiarezza: «Il fatto di non di prendere parte alle coppe europee per noi può rappresentare senza dubbio un vantaggio rispetto alle grandi del campionato, che sono invece costrette a giocare ogni tre giorni. Al momento, però, la classifica non è molto indicativa – assicura Pazzini -. La guardaremo con più attenzione a febbraio o marzo: solo in quel momento della stagione potremo capire davvero dove potremo arrivare».

Sorpresa.
All'uscita dal tunnel, che dagli spogliatoi porta dritti sul terreno di gioco, in molti sono rimasti sorpresi nel vedere la formazione mandata in campo da Del Neri. Il bomber doriano però dà atto al proprio allenatore per le scelte fatte, che si sono rivelate poi azzeccatissime. «Il mister ci ha un po' stupito al momento della lettura della formazione che sarebbe scesa in campo dal primo minuto, ma gli va dato atto di aver avuto molta personalità e molto coraggio a fare le scelte che ha fatto: siamo scesi in campo con rispetto, ma senza timori riverenziali nei confronti dell'Inter, sapendo che dando il massimo, avremmo potuto mettere in difficoltà i nerazzurri e così è stato».

Arbitraggio. Infine una battuta sull'arbitraggio di Rizzoli, apparso alquanto permissivo in certe occasioni, che forse potevano essere sanzionate con maggior severità. «Arbitraggio maschio? Io credo che Rizzoli tutto sommato abbia arbitrato bene la partita, anche se ora sono poco lucido e non ricordo bene tutti gli episodi con esattezza: anni fa, a mio avviso, si fischiava un po' troppo, spezzettando molto il gioco, a mio avviso è più giusto lasciar correre, quando non è stato commesso un fallo grave o decisivo per il prosieguo dell'azione».

Nella foto Pegaso, Pazzini braccato da Chivu e Samuel.

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