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Grinta Gastaldello: «Giochiamo sempre per vincere»

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Grinta Gastaldello: «Giochiamo sempre per vincere»

Il centrale patavino non nasconde la sete di vittoria blucerchiata anche in vista dell'arrivo a Genova del Parma di Guidolin: «Il nostro punto di forza è giocarcela contro chiunque, senza nessuna paura, senza guardare gli altri e pensando soltanto a noi stessi».

01_gastaldelloSala stampa di Bogliasco. Giovedì pomeriggio, un’ora esatta prima del test d’allenamento del giovedì. Il protagonista in agenda dovrebbe essere Daniele Gastaldello, difensore centrale, onesto faticatore, ragazzo tranquillo, testa sulle spalle. Tipico veneto dell’Alta Padovana, l’esatto opposto, del barese verace Antonio Cassano, ovvero il disturbatore per eccellenza degli incontri coi media al "Mugnaini". Fantantonio apre la porta bianca, dà un’occhiata ai presenti e obietta: «Gasta, per te non c’è nessuno. Ci sono tre giornalisti, chi te le fa le domande?». Giù risate, poi si torna seri. O per lo meno ci si prova. Anche perché il momento della Sampdoria è di quelli più luminosi degli ultimi vent’anni. «Vedo molto entusiasmo – comincia il numero 28 -, c’è grande euforia. Fa piacere essere in testa ma il campionato è ancora lungo e non sarà facile restare lì. Comunque sono molto contento per i nostri tifosi che, dopo la stagione scorsa, se lo meritano davvero».

Li state abituando bene: primato, sei partite, cinque vittorie e una sola sconfitta…
«Ma nella partita di Firenze, devo ammettere che sui due gol c’è stato qualche errore nostro. Errore che abbiamo già provveduto a correggere, anche se penso possa succedere, soprattutto contro una squadra come la Fiorentina, che l’altro ieri ha battuto il Liverpool. È stata una parentesi, una partita in cui i viola avevano più voglia di vincere di noi e perdere ci poteva stare».

Come sta andando l’assimilazione dei movimenti della retroguardia? Del Neri ha detto che siete sulla buona strada.
«Secondo me non ancora, abbiamo molto da migliorare. Di sicuro dal ritiro abbiamo fatto progressi enormi; però dobbiamo ancora lavorare tanto, siamo una difesa giovane, solo da quest’anno giochiamo a quattro e abbiamo ampi margini di miglioramento. Anche se stiamo facendo benissimo, non dobbiamo certo adagiarci».

Tu come ti trovi? Per grinta e concentrazione, sembri tornato il temerario cow-boy del sesto posto…
«Personalmente mi trovo molto bene in questo tipo di difesa. È normale che quando una squadra fa bene, anche i singoli ne traggano benefici. L’anno scorso ho faticato un po’, però devo dire che l’impegno non è mai mancato ed è lo stesso che ci so mettendo in questa stagione».

Se il vostro reparto funziona, il merito va comunque condiviso?
«Certamente, la linea difensiva da sola non può reggere gli attacchi avversari. L’apporto di tutti è fondamentale e noi siamo bravi a difendere in undici, siamo ben organizzati dal punto di vista difensivo. Agli attaccanti, prima di ogni partita, chiedo sempre di darci una mano così tutto diventa più facile: è questo il lavoro di squadra che ci ha permesso di ottenere questi risultati».

Qual è il segreto di questa Sampdoria capolista?
«Quando entriamo in campo, tutti sappiamo benissimo il da farsi. Abbiamo sempre gli stessi stimoli e il nostro punto di forza è giocarcela contro chiunque, senza nessuna paura. Certo, possiamo vincere, possiamo perdere, ma noi affrontiamo qualsiasi avversario per ottenere il massimo».

Avversari che hanno imparato a conoscervi e ora vi guardano con un occhio differente. Concordi?
«Le altre squadre adesso ci temono, sicuramente. Veniamo da un inizio molto buono, siamo in testa però, ripeto, dobbiamo entrare in campo e non pensare agli altri ma soltanto a noi».

Pensiamo solo per un attimo al Parma.
«Si tratta di una squadra costruita per fare molto bene, composta da giocatori giovani e veloci, soprattutto in attacco. Dovremmo stare attenti, speriamo che davanti ci sia qualcuno che ci faccia vincere la partita…». Rispunta Antonio Cassano. Ogni riferimento è puramente casuale.

Nella foto Pegaso, la concentrazione di Daniele Gastaldello.

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