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Palombo cerca una spiegazione: «Black-out mentale»

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Palombo cerca una spiegazione: «Black-out mentale»

Al termine della giornataccia in terra toscana, il capitano doriano ci mette la faccia e prova a spiegare il momento negativo attraversato dai blucerchiati: «Il gruppo è unito, ma non riesce ad esprimersi».

20_palombo-delusioneAmarezza, scoramento, delusione. Un mix di sentimenti negativi invade lo spogliatoio blucerchiato dopo il k.o. subìto a Livorno. Amarezza per aver gettato al vento una prestazione, che aveva fatto intravvedere nei minuti iniziali quella positività e quel gioco capace di lanciare la Sampdoria in vetta alla classifica nelle prime giornate di campionato. Scoramento, per aver vanificato il vantaggio iniziale, con una prestazione che è andata via via sempre più affievolendosi, lasciando campo a quell’atteggiamento arrendevole e rinunciatario che invece contraddistingue ormai da diverse settimane le prestazioni di Palombo e compagni. Delusione per non essere riusciti a regalare ai tifosi doriani un risultato positivo prima della sosta natalizia. Come sempre accade nei momenti difficili, a metterci la faccia a nome di tutta la squadra è il capitano, che affronta i giornalisti nel dopo partita per cercare di spiegare una prestazione dai due volti, ma che ai fini del risultato lascia l’amaro gusto della sconfitta.

Testa. Angelo Palombo è scuro in volto quando si presenta nella mixed-zone dell’"Armando Picchi", ma prova a motivare il momentoaccio dei blucerchiati. «Più che un problema di gambe, il nostro è un problema mentale – taglia corto il centrocampista di Ferentino -. A partire dalla gara con la Roma pensavamo di essere riusciti a cambiare rotta, invece rispetto alla gara pareggiata a Marassi con i giallorossi, a Livorno abbiamo fatto tre passi indietro. La squadra non riesce ad esprimere le proprie qualità, quelle qualità che ad inizio stagione ci avevano permesso di restare nel gruppetto di testa per diverse giornate con merito. Non saremo una squadra da primissime posizioni, ma non siamo neppure quelli visti nelle ultime gare: purtroppo stiamo attraversando un momento difficile, ma sono certo che con il lavoro riusciremo a venirne fuori».

Sosta. Il campionato si ferma per le festività natalizio; in campo si tornerà il prossimo 6 gennaio, giorno dell’Epifania, quando al "Ferraris" arriverà il Palermo. «La sosta può farci soltanto bene in questo momento – assicura il metronomo doriano -. Il gruppo è unito e con il mister cercheremo di capire cosa non ha funzionato in quest’ultimo periodo, cercheremo di capire come mai l’attacco fatica ad andare a segno e come mai la difesa continua sbandare. La colpa è di tutti, ma sono certo che questo gruppo ha le potenzialità per superare questo momento e tornare ad esprimersi sui livelli che gli competono».

Scuse. L’ultimo pensiero del capitano blucerchiato è per i tifosi, che hanno sfidato il freddo per seguire la squadra in massa e non far mancare il proprio sostegno a Palombo e compagni. «Dispiace soprattutto per i tifosi, che ancora una volta sono stati encomiabili, seguendoci in trasferta e sostenendoci dal primo all’ultimo minuto – conclude l’Angelo blucerchiato -. Ci tenevamo a chiudere in bellezza l’anno solare, regalando loro un risultato positivo prima della sosta, ma non ci siamo riusciti. Il mio pensiero va certamente a loro».

Nella foto Pegaso, la delusione di capitan Palombo a fine gara.

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