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Pazzini ci crede: «Possiamo giocarcela fino alla fine»

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Pazzini ci crede: «Possiamo giocarcela fino alla fine»

Il bomber blucerchiato spazza via i rumors di mercato e lancia la sfida al Werder: «Da Brema siamo usciti più consapevoli, siamo carichi, c’è grande attesa e fiducia».

23_pazzini«Il mio contratto non ha alcuna clausola. Con in testa un preliminare di Champions League sarebbe stupido pensare ad altro. Sono cose che dicono e scrivono i giornalisti, io penso soltanto a domani». Giampaolo Pazzini spazza. Mestiere insolito per lui, ma quando ci vuole ci vuole. Tocca a lui sgomberare il campo da ogni tipo di illazione o polemica; all’inferno i rumors di mercato che lo vogliono lontano da Genova e dalla Sampdoria. Domani sera, la sua maglia, la sua pelle, il suo animo saranno blucerchiati. Dubbi non ce ne sono. Nella classica conferenza che precede i match di Coppa, il centravanti toscano, già spina nel fianco tedesco al "Weserstadion", non nasconde l’intenzione di voler guastare definitivamente la festa-Champions del Werder Brema.

Morale. «Il mio gol nel finale dell’andata può valere tanto, ha riaperto il discorso qualificazione e ci ha dato morale – assicura il Pazzo di fronte ai media -. Domani saremo in casa nostra, c’è grande attesa e fiducia tra i nostri tifosi e anche da parte di noi calciatori. Siamo carichi; giocare a Marassi è sempre stato il nostro forte e qui, come ho già detto, 90 minuti saranno davvero lunghi».

Altra storia. Le assenze di Almeida e Hunt e il pessimo esordio in Bundesliga (4-1 ad Hoffenheim) non devono ingannare: per battere i verdi di Schaaf ci sarà da sudare. «Dovremmo comunque vincere con due gol di scarto – dice il numero 10 del Doria -. La loro sconfitta con l’Hoffenheim l’abbiamo vista e analizzata, ma non deve condizionarci affatto. Domani sera sarà un’altra storia: abbiamo preparato la partita come volevamo e cercheremo di sfruttare le nostre caratteristiche. Cassano? L’ho visto bene in settimana. A Brema era dispiaciuto, come tutti del resto. Ma domani sono sicuro che farà una grande partita e ci darà una grossa mano».

Consapevolezza. «Siamo partiti per il ritiro con l’obiettivo preliminare in testa, per molti di noi si trattava di un mistero, di qualcosa di nuovo, e non sapevamo a cosa si andasse in contro. Paradossalmente, in questo senso, l’andata ci ha dato fiducia – risponde Pazzini a chi gli fa notare la sicurezza dell’ambiente malgrado il 3-1 di partenza – . Diciamolo chiaramente: là abbiamo perso male perché siamo stati sfortunati e gli episodi ci hanno voltato le spalle. Però, da Brema, siamo usciti più consapevoli. Sappiamo che sarà dura, che il Werder ha un’esperienza superiore alla nostra ed è più abituato a disputare determinati incontri; ma abbiamo anche un’altra certezza: possiamo giocarcela fino al minuto 95».

Nella foto Pegaso, Giampaolo Pazzini in conferenza stampa a Marassi.

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