Kharkiv stregata: a Koman rispondono Taison e Xavier
Il gol dell'ungherese illude i blucerchiati, ma le reti dei due brasiliani ribaltano il punteggio iniziale e regalano i tre punti al Metalist che scavalca il Doria nella classifica del Gruppo I.
Uno stop brusco, controverso e forse immeritato. Di sicuro doloroso. E l'Ucraina, per la seconda volta in poco più di un anno e mezzo, resta stregata. Sotto gli occhi del presidente del Chelsea Roman Abramovich, amico personale del patron autoctono Yaroslavsky, e di una cinquantina di eroici sostenitori blucerchiati, la Sampdoria esce sconfitta per 2-1 dal "Metalist Stadium" di Kharkiv, complicandosi la vita in ottica qualificazione ai sedicesimi di Europa League. Dei brasiliani Taison e Cleiton Xavier le reti gialloblù, che hanno reso vano l'illusorio 0-1 di Koman.
Inizio. Di Carlo conferma l'undici "verde" della vigilia: in attacco c'è Pozzi accanto al veterano Cassano, il più anziano del Doria con i suoi 28 anni. In mezzo, dopo il secondo tempo di Brema, si rivede Poli; sulle fasce Cacciatore e Ziegler coprono le spalle a Marilungo e Koman, esterni con licenza di attaccare. E proprio all'attacco partono forte entrambe le formazioni. Già al 4' è Gueye a sventare in corner un papabile tap-in di Pozzi. Dalla bandierina nasce un mischione, dal quale origina a sua volta un contropiede di marca ucraina: Taison colpisce Curci, senza mandarlo al tappeto. La gara entra subito nel vivo: il Metalist, difesa alta e piedi buoni, punta al possesso palla e viaggia bene sulle corsie laterali.
Marcia. Ancora Taison mette i brividi alla retroguardia blucerchiata intorno al quarto d'ora: nulla di fatto come un assist di Marilungo per Cassano, chiuso alla grande da Gueye al 22' e fiacco nella conclusione tre giri d'orologio più tardi. Dopo il boom iniziale e una fase di stanca, ci pensa la Samp a cambiare marcia col suo quartetto offensivo: al minuto 32 Marilungo serve Fantantonio e Pozzi gira subito per lo scattante Koman. Partito sul filo del fuorigioco, Vladi si beve Disljenkovic allargandosi sulla destra e deposita in rete da posizione defilata il primo gol assoluto con la maglia blucerchiata dei grandi.
Pari. Il vantaggio doriano però dura solo sei minuti. Taison ha troppa libertà sulla fascia mancina, avanza quasi indisturbato e dai 20 metri fredda Curci con un destro sul palo più lontano. A riposo si va dunque sull'1-1. E quando si rientra Pozzi, servito da Cassano, ci mette un niente a gettare al vento la clamorosa occasione del raddoppio. Altrettanto clamorosa una paratona di Curci sull'onnipresente Taison, innescato da Devic. Pari anche nei rimpianti. Non nei cartellini: al 10' un fallo di Volta a centrocampo dà il la ad una reazione scomposta del solito Taison. Meyer vede tutto e lo espelle dopo un lungo parapiglia, giallo invece per l'ex cesenate.
Sotto. Pur in dieci, il Metalist ci prova con Xavier al 15' ma Curci non si lascia sorprendere. Con Mannini al posto di Poli (buon rientro il suo), il Doria cala, non riuscendo a farsi vivo dalle parti dell'area gialloblù. A pungere allora, poco prima della mezzora, sono proprio i padroni di casa. Il 2-1 porta la firma del brasiliano Cleiton Xavier su assist del connazionale Edmar: una perla in rovesciata che manda in estasi gli oltre 30mila dell'impianto cittadino. La Samp si perde, è sotto e ci resterà fino alla fine, sancita con fuochi d'artificio e la voce di Tina Turner: non ci voleva, ma nulla è compresso.
Metalist 2
Sampdoria 1
Reti: 32' p.t. Koman, 38' p.t. Taison, 29' s.t. Cleiton Xavier.
Metalist (4-2-3-1): Disljenkovic; Bordian, Obradovic, Gueye, Pshenycnykh; Edmar, Valyayev; Cleiton Xavier (43' s.t. Vorobey), Taison, Fininho (18' s.t. Oliynyk); Devic (39' s.t. Shelayev). A disposizione: Startsev, Postupalenko, Barilko, Kaita. Allenatore: Myron Markevich.
Sampdoria (4-4-2): Curci; Cacciatore, Volta, Gastaldello, Ziegler; Marilungo, Poli (20' s.t. Mannini), Dessena (37' s.t. Guberti), Koman (30' s.t. Tissone); Pozzi, Cassano. A disposizione: Da Costa, Accardi, Padalino, Zauri. Allenatore: Domenico Di Carlo.
Arbitro: Meyer (GER).
Assistenti: Henschel (GER) e Glindemann. (GER).
Quarto ufficiale: Marco Fritz (GER).
Assistenti aggiunti: Welz (GER) e Sippel (GER).
Note: espulso all'11 s.t. Taison per fallo di reazione, ammoniti al 25' p.t. Cacciatore, al 1' s.t. Devic, al 7' s.t. Gastaldello e all'11' s.t. Volta per gioco scorretto; recupero 1' p.t. e 4' s.t.; spettatori 34.580; terreno di gioco in buone condizioni.
Nella foto Pegaso, Fabrizio Cacciatore inseguito dall'esterno ucraino Sergiy Pshenychnykh.