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La vittoria si infrange sulla linea: col Metalist è 0-0

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La vittoria si infrange sulla linea: col Metalist è 0-0

Al termine di una partita sfortunata, la Sampdoria di Mimmo Di Carlo esce con un pareggio dalla sfida del "Ferraris" contro il tabù-ucraino. Ora la strada verso i sedicesimi si fa un poco più in salita.

04_marilungo-villagra-bordianNon c'è niente da fare. Il Metalist Kharkiv resta un tabù. In una partita da vincere ad ogni costo, la Sampdoria impatta 0-0 sugli ucraini, non perde – e questa è già una notizia -, ma non trova il guizzo da tre punti. Merito di una difesa, quella gialloblù ermetica e soprattutto fortunata nello sventare, in più di un'occasione, a pochi centimetri dal tripudio del "Ferraris". Col PSV vittorioso contro il Debrecen e in fuga lassù in vetta, la classifica del Gruppo I di Europa League resta interlocutoria: ci sarà da sudare, d'accordo, ma con due vittorie contro olandesi e magiari, la qualificazione è qualcosa di più di un fatuo miraggio all'orizzonte.

Via. Rispetto agli annunci della vigilia, Di Carlo mischia le carte e al via mette in soffitta il 4-4-2. Da Costa fa il suo esordio blucerchiato dal primo minuto, dietro Cacciatore e Volta si confermano duo di Coppa mentre in mezzo Poli e Dessena fanno da scagnozzi a capitan Palombo; Pazzini siede in panchina, Guberti svaria alle spalle del duo di punta Marilungo-Pozzi. Ed è proprio del centravanti romagnolo la prima palla buona della pungente serata marassina: già al 6' Poli lo mette a tu per tu con Disljenkovic ma Obradovic lo ostacola e Nick, col sinistro, conclude debole, a lato. Stesso epilogo per un bolide di Cleiton Xavier poco prima del quarto d'ora. Qualche imprecisione di troppo limita l'azione del Doria, che, in ogni caso, non perde il pallino del gioco e con Palombo ci va soltanto vicino su punizione.

Fretta. A centrocampo regna la confusione, la fretta è cattiva consigliera blucerchiata e induce all'errore spesso e volentieri. Non avrebbe sbagliato Guberti al 35': la sua splendida rovesciata su cross di Poli viene stoppata sulla linea da un prodigio di Gueye. Dalla bandierina va Ziegler, Gastaldello svetta ma tra la sua incornata e il vantaggio trova prima la traversa e poi una deviazione di Villagra, di mano ma del tutto involontaria. La Samp attacca, è sfortunata e pure imprecisa. Al termine di una sgroppata di Ziegler sulla sinistra, Poli sciupa con un piattone alla camomilla. E, allo scadere, Gastaldello si mangia ancora le mani per il secondo salvataggio proprio sul più bello.

Salita. Il canovaccio non muta nella ripresa: i blucerchiati premono generosi, gli ucraini si difendono a spada tratta. Guberti si lamenta per una spinta che lo fa volare a terra in piena area gialloblù: lo spagnolo Teixeira Vitienes non ci sente. Di Carlo allora cambia: fuori Marilungo e Poli, dentro il Pazzo e Mannini. E riecco il 4-4-2. Dal canto suo, Markevich toglie l'unica punta Devic per un difensore, svelando l'intento primario dei "metallurgici": non prenderle. Koman rileva Guberti e ancora Palombo solletica Disljenkovic alla mezzora. Il tempo scorre inesorabile, il Metalist si rifugia dietro una marea di falli e, alla fine, strappa un punto che vale oro. Al Doria non solo carbone, ma la strada verso i sedicesimi si fa, da stasera, un poco più in salita.

Sampdoria 0
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Sampdoria (4-3-1-2): Da Costa; Cacciatore, Volta, Gastaldello, Ziegler; Poli (17' s.t. Mannini), Palombo, Dessena; Guberti (26' s.t. Koman); Marilungo (17' s.t. Pazzini), Pozzi. A disposizione: Fiorillo, Lucchini, Sammarco, Zauri. Allenatore: Domenico Di Carlo.
Metalist (4-2-3-1): Disljenkovic; Villagra (29' s.t. Shelayev), Obradovic, Gueye, Fininho; Valyayev, Edmar; Bordian, Cleiton Xavier, Oliynyk (42' s.t. Vorobey); Devic (18' s.t. Romanchuk). A disposizione: Startsev, Berezovchuk, Pshenycnykh, Kaita. Allenatore: Myron Markevich.
Arbitro: F. Teixeira Vitienes (ESP).
Assistenti: Diaz Casado (ESP) e Torre Cimiano (ESP).
Quarto ufficiale: J. A. Teixeira Vitienes (ESP).
Assistenti aggiunti: Rubinos Perez (ESP) e Mateu Lahoz (ESP).
Note: ammoniti al 41' p.t. Gastaldello e al 44' p.t. Gueye per gioco scorretto, al 44' s.t. Disljenkovic per comportamento non regolamentare; recupero 1' p.t. e 3' s.t.; abbonati 8.965, paganti 4.294; terreno di gioco in non perfette condizioni.

Nella foto Pegaso, Guido Marilungo nella morsa dei gialloblù Villagra e Bordian.

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