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Palombo volta pagina: «Pensiamo a rifarci in campionato»

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Palombo volta pagina: «Pensiamo a rifarci in campionato»

Il capitano doriano si rammarica per l'eliminazione dall'Europa League e per l'occasione da gol fallita nel finale: «Potevo concludere meglio, ma non era facile. Non siamo stati fortunati».

01_palombo-toivonenIl capitano non fa nulla per nascondere la propria delusione. Scuro in volto e arrabbiato, Angelo Palombo fatica a trovare le parole giuste per esprimere il rammarico suo, dei suoi compagni e di un intero spogliatoio. «L'Europa League è sempre l'Europa League, uscire da una competizione europea non fa mai piacere – ammette la bandiera del Doria al termine della partita persa a Marassi col PSV -. Vorrà dire che ci rifaremo in campionato e in Coppa Italia. Quest'anno la Serie A è più strana del solito, estremamente equilibrata: al momento siamo in una buona posizione e cercheremo di fare meglio possibile».

Occasione. Il numero 17 blucerchiato ripensa anche a quel pallone vagante nell'area di rigore olandese e mancato d'un soffio; un pallone che avrebbe potuto in un sol colpo valere la vittoria e alimentare le speranze di qualificazione ai sedicesimi di finale. «Potevo concludere meglio, ma il cross era molto forte, non era così facile come sembra – spiega il mediano -. Di sicuro non siamo stati fortunati, anche in occasione dei due gol subiti. Il primo è stato simile ad altri presi quest'anno: una disattenzione. E dopo aver disputato un grande primo tempo, in quel momento si è spenta la luce».

Rammarico. «Quando si conquista qualcosa d'importante e poi in tre partite si butta via quanto di buono hai fatto l'anno prima è ovvio che il rammarico sia grande – prosegue il capitano -. Il rimpianto maggiore è la mezzora finale di Kharkiv, dove siamo riusciti a gettare al vento una vittoria che sembrava cosa fatta e avrebbe cambiato le sorti del girone. Con un po' di fortuna in più potevamo passare il turno, ma non possiamo addebitare soltanto alla sfortuna la nostra eliminazione: il PSV è una squadra con tanta esperienza, ma noi abbiamo le nostre colpe. Diciamo che rispetto ad altre occasioni c'è mancato un po' di fattore "c"».

Ingenuità. Sull'espulsione di Marilungo, Palombo è sulla stessa lunghezza d'onda di mister Di Carlo. «Guido ha corso tanto e nel finale ha pagato la stanchezza, che molto spesso non permette di essere lucidi nelle fasi cruciali dell'incontro – conclude Angelo difendendo il compagno di squadra -. Marilungo è giovane e negli spogliatoi era rammaricato perché ci teneva a far bene e far gol. La vena ritrovata del Pazzo? Sono contento per lui e per la squadra: in questo momento i suoi gol sono fondamentali per la Sampdoria. Ma speriamo che d'ora in avanti arrivino anche da parte di altri, me compreso».

Nella foto Pegaso, capitan Palombo in chiusura sul centrocampista svedese del PSV Toivonen. 

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