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Calza amara: Miccoli-Migliaccio-Maccarone, Doria k.o.

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Calza amara: Miccoli-Migliaccio-Maccarone, Doria k.o.

Nella
prima sfida del 2011, il Palermo vendica lo "scippo" del quarto
posto dello scorso 9 maggio e rovina l'Epifania ai blucerchiati,
sconfitti al "Barbera" con un pesante 3-0.

06_pazzini-goianNiente
dolci né caramelle. Soltanto carbone, misto a rabbia e rimpianti.
Nella calza blucerchiata la Sampdoria trova un 3-0 sul groppone.
Risultato netto a vantaggio di un Palermo assetato di vendetta per
quel quarto posto "scippato" in volata lo scorso 9 maggio e
bravo a capitalizzare le occasioni capitate, nei momenti topici di un
match tutto sommato equilibrato, sui piedi – e non solo – dei propri
arcieri. Miccoli sul finire del primo tempo, Migliaccio di testa in
avvio ripresa e Maccarone di rimessa nel finale: le tre "M"
puniscono il Doria ben oltre i suoi demeriti. Ma purtroppo, se non
segni, va così. Anno nuovo, vita vecchia: cattiveria agonistica
questa sconosciuta. La chiedeva a gran voce Mimmo Di Carlo alla
vigilia; e invece è proprio lei a latitare nella sfida del "Barbera", la prima di un 2011 che – giocoforza – comincia in
salita.

Opposti.
Tra gli aspri colli della "Favorita" non sembra Epifania.
Altroché gennaio: in campo, sotto il sole, si sfiorano i 20 gradi,
ma i 25 giorni giorni di astinenza da campionato non si fanno sentire
nelle gambe di Curci e compagni. Davanti a lui Zauri torna a
riprendersi la fascia destra e va a ricomporre il quartetto meno
battuto dello scorso anno solare. Di fronte c'è il migliore attacco
casalingo del torneo: Pastore-Miccoli-Ilicic, cocktail esplosivo di
centimetri, classe e personalità. Il lungo sloveno dimostra presto
di saperci fare: è suo, al quarto d'ora, il primo tiro dalla
distanza; poi è la volta di Nocerino, ma Curci non si sporca nemmeno
i guanti.

Sotto.
Neanche per Sirigu, a onor del vero, pare esserci gran lavoro. Al
minuto 22, per la perfetta riuscita di uno schema da calcio piazzato
– Tissone, Palombo e Ziegler sul punto di battuta, l'argentino per lo svizzero
che imbecca Guberti a tu per tu col portiere – manca solo l'impatto
col pallone dell'esterno sinistro sardo. Peccato. I secondi scorrono
bilanciati, si va a fiammate: Ilicic stuzzica Curci, Tissone prima e
Marilungo poi impegnano Sirigu. Il gol è nell'aria e arriva
puntuale, ahinoi alle spalle dell'85 in tenuta verde. Miccoli triangola con Pastore
al centro dell'area, la difesa sale male e il capitano salentino, al
37', porta i suoi sull'1-0. E qualche secondo dopo sfiora addirittura
il raddoppio.

Testa.
Giampaolo Pazzini non può stare a guardare. Colui che proprio a
Miccoli aveva rovinato la festa 242 giorni fa si sbatte, lotta – ora con Bovo ora con Goian – e
prova a reagire in un batter di ciglio. Ma quando trova la rete,
becca solo il suo esterno. Disdetta ancora più grande proprio allo
scadere della prima frazione: Guberti pesca Marilungo in posizione
regolare e favorevolissima; Guido, anziché stopparla col petto,
stacca di tempia e la manda sul fondo. A buttare fuori la testata di
Mannini ci pensa il petto di Balzaretti in avvio ripresa; a buttarla
dentro è invece Migliaccio al 5': il cross dalla sinistra dello
stesso Balzaretti è un invito a nozze per il mediano, che anticipa
Ziegler e firma il raddoppio.

Riscatto.
A questo punto, per la Samp, si fa ancora più dura. Curci si supera
sulla ruleta di Ilicic ed evita il tris, che arriva comunque, al 34',
dopo la consueta girandola di cambi. A segnarlo è Maccarone, subentrato
in corsa a Miccoli e bravo a concludere sul secondo palo un'azione
palermitana di contropiede. Dei blucerchiati poche tracce, flebili e
confuse. Palombo si ostina dalla distanza, Pozzi s'intestardisce e
Koman calcia debole. Niente gol, nemmeno della bandiera. Facce tristi
e Befana rovinata. Ci resta il carbone e la prospettiva di immediato
riscatto all'ora pranzo. L'operazione-Roma è già cominciata.

Palermo    
3
Sampdoria
0

Reti:
37' p.t. Miccoli, 5' s.t. Migliaccio, 34' s.t. Maccarone.
Palermo
(4-3-2-1)
: Sirigu; Cassani, Goian (41' s.t. Muñoz), Bovo,
Balzaretti; Migliaccio, Bacinovic, Nocerino; Pastore (37' s.t.
Liverani), Ilicic; Miccoli (18' s.t. Maccarone). A disposizione:
Benussi, Kasami, García,
Kurtic.
Allenatore: Delio Rossi.
Sampdoria
(4-4-2)
: Curci; Zauri, Gastaldello, Lucchini, Ziegler; Mannini (10'
s.t. Pozzi), Palombo, Tissone (35' s.t. Poli), Guberti; Pazzini,
Marilungo (20' s.t. Koman). A disposizione: Da Costa, Dessena,
Accardi, Volta. Allenatore: Domenico Di Carlo.
Arbitro:
Celi di Campobasso.
Assistenti:
Rosi di Gubbio e Alessandroni di Roma 1.
Quarto
ufficiale
: Gervasoni di Mantova.
Note:
ammoniti al 28' p.t. Cassani e al 46' s.t. Bovo per gioco scorretto; recupero 0' p.t. e 4' s.t; abbonati 16.906, paganti 9.114; terreno di gioco in buone condizioni.

Nella foto Pegaso, Giampaolo Pazzini duella con Dorin Goian.

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