Garrone: «Di Carlo sa di poter lavorare con serenità»
Il presidente si dice infastidito dalle voci di un possibile cambio alla guida tecnica: «Di certo chi si è permesso di dare una chiave di lettura del genere conosce poco il modus operandi della nostra dirigenza».
Così la gente vede il male anche dove non ce n'è. Maledette malelingue cantava Ivan Graziani. In estrema sintesi quello che a tanti, a Corte Lambruschini, è venuto alla mente a sentir parlare di un possibile cambio alla guida tecnica. Lo ha pensato di certo il presidente Riccardo Garrone, che – merce rara tra i numeri uno dello sport italico – mai ha riservato benserviti ai propri allenatori. Perché, allora, pensare soltanto di ipotizzarlo con una Sampdoria in linea coi progetti societari? «Con 26 punti al giro di boa, e senza contare il fatto che ancora manchi una gara per completare il girone d'andata, la squadra ha di fatto confermato il percorso netto dello scorso campionato – puntualizza Garrone al sito ufficiale blucerchiato -. È questo un dato importante e che certifica il buon lavoro svolto fino a questo punto dai ragazzi ed in special modo da mister Di Carlo e dal suo staff. Resto quindi quantomeno interdetto quando sento parlare di panchina traballante o a rischio: alla Sampdoria siamo abituati a valutare il lavoro delle persone con attenzione certo, ma senza perdere mai di vista equilibrio e coerenza in ogni qualsivoglia genere di giudizio».
Cosa non ha digerito delle chiacchiere delle ultime settimane?
«Leggere di un Domenico Di Carlo sulla graticola mi ha molto infastidito. Di certo chi si è permesso di dare una chiave di lettura del genere al momento di empasse attraversato dalla squadra a cavallo del nuovo anno conosce poco o nulla le abitudini ed il modus operandi del sottoscritto e della nostra dirigenza. Accanto a ciò certe valutazione, ne sono certo, hanno anche ferito l'uomo Di Carlo, serio professionista in primis, ma anche persona straordinaria dal punto di vista umano».
Persona la cui fiducia nei suoi confronti non è mai venuta meno.
«Esatto, nessuno qui in Sampdoria si è minimamente permesso di metterne in discussione capacità e professionalità. Nel corso di una stagione si attraversano momenti buoni e momenti meno buoni. La ricerca di equilibrio nelle valutazione diventa passaggio fondamentale. Ed ancor più basilare risulta la coesione tra le componenti. In questi anni il calcio mi ha insegnato che nulla nasce per caso. Programmando a dovere e rispettando ruoli e competenze i risultati arrivano. Questo abbiamo fatto in questi nove anni di Samp e questo tenderemo a fare anche nel futuro prossimo. Da questo punto di vista Domenico Di Carlo sa di poter lavorare con la giusta serenità».
Nella foto Pegaso, Riccardo Garrone e Domenico Di Carlo insieme al "Mugnaini" di Bogliasco.