Il buon inizio non basta, il Cagliari espugna Marassi
Grazie a un gol-capolavoro di Nainggolan i sardi battono una Sampdoria spuntata, sempre alla ricerca della rete perduta e sfortunata nell'episodio della mancata espulsione di Agazzi. Buon debutto di Martínez.
Noi col cuore, voi col sudore. La Sud aveva parlato chiaro sin dal principio. Purtroppo invano. Perché cuore e sudore non sono mancati, né in campo né fuori, ma cuore e sudore non portano punti e alla Sampdoria gira ancora male. Stavolta tocca al Cagliari sfruttare le debolezze dei blucerchiati di Mimmo Di Carlo, in botta per quasi tutto il primo tempo e poi basta, o almeno dal gol-capolavoro di Radja Nainggolan in poi. Il gol della domenica trovato di mercoledì, che i rossoblù di Donadoni si sono tenuto stretto fino alla fine anche con merito e senza nemmeno dannarsi troppo. Troppo spuntata, infatti, è questa Samp alla perenne ricerca di una rete perduta ormai da quattro partite intere: con tutte le scusanti del caso un'eternità, che deve suonare a mo' di campanello d'allarme.
Foga. Eppure animo e coraggio il Doria ce li mette fin dall'inizio e costringe i sardi sulla difensiva. Dietro il costaricano Martínez fa il suo debutto al centro giocando d'anticipo: lui ci mette la rapidità, ai centimetri ci pensa Volta. Se per il resto tutto è confermato, le altre novità a Marassi stanno all'attacco, dove il duo Maccarone-Biabiany si muove molto, aiuta la manovra offensiva, ma forse lo fa con troppa foga. La stessa di Mannini che al 23' ha sul piede l'occasione del vantaggio, ma la spreca a tu per tu con Agazzi. La disperazione è d'obbligo.
Beffa. La testa fuori i rossoblù – orfani del neojuventino Matri – la mettono solo dopo la mezzora. Ariaudo sale e arriva sul fondo a sinistra, Curci ci mette i piedi. Non è un tiro perché al primo di tiro, il primo in porta, il Cagliari passa. Corre il minuto 37. La mina dalla distanza di Nainggolan va a insaccarsi là, alle spalle incredule di Curci. Il belga-indonesiano salta Zauri e Mannini con un pallonetto, supera Palombo e Poli in dribbling e lascia partire un destro potente. Una deviazione di Volta fa il resto e 0-1. Immeritata beffa che potrebbe trasformarsi in sciagurato raddoppio se Cossu non incespicasse sul possibile bis degli isolani.
Proteste. Biabiany mette il turbo dopo un minuto, Agazzi esce e rende tutto inutile. E capisci che quella della ripresa può, deve essere un'altra Samp. Non lo sarà. Martínez e Curci in tandem salvano la baracca in due occasioni. Poi, proprio dal rilancio del portiere, nasce un episodio che fa discutere e infuriare la panchina blucerchiata: Biabiany mette in pratica le caratteristiche da mezzofondista, s'invola e mette Agazzi nelle disperate condizioni di stenderlo. Siamo sulla trequarti, Peruzzo non se la sente di buttarlo fuori, ma l'estremo sardo va fuori lo stesso perché infortunato. Tra le proteste entra Pelizzoli, esce il destro del francesino qualche minuto dopo: barba al palo e nulla più.
Avanti. Il Doria ci crede. Ma non punge. Allora entra Macheda. Ma è Martínez – una delle poche note liete della serata – a risolvere ancora una volta davanti a Curci l'ennesima situazione critica in difesa. Di Carlo richiama Maccarone e manda dentro Dessena, si passa al 4-3-3. Poi è la volta di Koman. Ma è il Cagliari ad amministrare con ordine e a rischiare il raddoppio col neoentrato Nenê. Zauri sbroglia non senza affanni. I blucerchiati davanti scompaiono, i rossoblù fanno festa. Resta qualche fischio e la voglia di tornare a sorridere. Guardare avanti l'imperativo. Per non piangersi più addosso e doversi guardare dietro.
Sampdoria 0
Cagliari 1
Rete: 37' p.t. Nainggolan.
Sampdoria (4-4-2): Curci; Zauri, Volta, Martínez, Ziegler; Mannini (18' s.t. Macheda), Palombo, Poli, Guberti (39' s.t. Koman); Biabiany, Maccarone (28' s.t. Dessena). A disposizione: Da Costa, Tissone, Laczkó, Zaza. Allenatore: Domenico Di Carlo.
Cagliari (4-3-2-1): Agazzi (9' s.t. Pelizzoli); Perico, Canini, Astori, Ariaudo; Biondini, Conti, Nainggolan; Cossu, Lazzari (24' s.t. Missiroli); Acquafresca (35' s.t. Nenê). A disposizione: Pisano, Magliocchetti, Ragatzu, Agostini. Allenatore: Roberto Donadoni.
Arbitro: Peruzzo di Schio.
Assistenti: Galloni di Lodi e Musolino di Taranto.
Quarto ufficiale: Ruini di Reggio Emilia.
Note: ammoniti al 42' p.t. Poli per proteste, 8' s.t. Agazzi, al 34' s.t. Nainggolan, al 36' s.t. Macheda e al 45' s.t. Ariaudo per gioco scorretto; recupero 1' p.t. e 5' s.t.; abbonati 18.543, paganti 1.951; terreno di gioco in non perfette condizioni.
Nella foto Pegaso, Poli sbatte sul match-winner Nainggolan.