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Palombo sprona la squadra: «Invertiamo in fretta la rotta»

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Palombo sprona la squadra: «Invertiamo in fretta la rotta»

Il capitano blucerchiato confida nella voglia di riscatto del gruppo e allontana gli alibi: «In passato abbiamo superato momenti più critici, ma dobbiamo dare tutti qualcosa in più».

03_palombo-cossuCome una settimana fa a Napoli, anche dopo la sconfitta interna con il Cagliari a Marassi a parlare è il capitano. Angelo Palombo si presenta in zona mista di fronte ai giornalisti scuro in volto: rabbia e preoccupazione aleggiano nella mente del mediano blucerchiato, che come sempre non nasconde i suoi sentimenti e parla chiaro, guardando in faccia la realtà. «È un momento delicato, inutile nasconderlo – ammette il numero 17 della Samp -. Non siamo ancora all'ultima spiaggia, ma dobbiamo rialzare la testa in fretta, rimboccarci le maniche e rimanere compatti, altrimenti da questa situazione non ne usciamo. Sono qui da tanti anni ormai, conosco bene l'ambiente: in passato abbiamo affrontato e superato altre situazioni difficili, sapremo metterci alle spalle anche questa, a patto d'invertire in fretta la rotta».

Precedente. La mente del capitano va alla stagione 2005/06, in cui il Doria concluse la stagione senza sorridere dal 12 febbraio 2006 – successo per 4-2 sul Messina, sesta giornata di ritorno – in avanti. «Con Novellino in panchina – racconta il centrocampista blucerchiato – attraversammo un periodo ancora peggiore di questo, dove la squadra non riusciva più a vincere una partita  Se guardo la classifica in questo momento non posso dormire tranquillo, ma credo che nonostante gli infortuni e le partenze, questa squadra abbia le qualità per reagire».

Ricetta. La ricetta per invertire la tendenza e ripartire il capitano ce l'ha: «Dobbiamo pensare a lottare e dare sempre il massimo, punto e basta, costruendo punto dopo punto la nostra risalita. Noi calciatori dobbiamo soltanto pensare ad allenarci con serietà e a dare tutto sul campo, altri argomenti non ci riguardano. Sicuramente le assenze di Gastaldello e Lucchini in difesa si fanno sentire, così come manca Pazzini, perché è come se al Milan togliessi Ibrahimovic, ma ormai il Pazzo è all'Inter e noi dobbiamo pensare a dare qualcosa in più tutti, a cominciare dal sottoscritto. Magari dovremo iniziare a giocare in maniera diversa, stando più chiusi dietro e cercando di ripartire in contropiede per non subire più gol alla prima occasione creata dagli avversari».

Tifosi. «Come ho visto il presidente Garrone a fine gara? Sicuramente
dispiaciuto – spiega Angelo -, perché conoscendolo queste cose a lui fanno male. Al di là
delle polemiche di questo periodo, lui ha sempre messo il massimo
impegno. Fare il presidente non è facile». Nonostante la prestazione non certo brillante e il risultato negativo, il pubblico non ha fatto mancare, come al solito, il proprio sostegno alla squadra e questo il Palombo l'ha notato. «Non è una novità, i nostri tifosi allo stadio sono straordinari – conclude -. A loro dopo la partita con il Cagliari do 10 in pagella. Ci sono stati pochi fischi e per questo li ringrazio, ma preferirei ringraziarli coi fatti».

Nella foto Pegaso, capitan Palombo in anticipo su Cossu, durante la sfida di Marassi persa col Cagliari.

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