Di Carlo vuole punti col Cesena: «Ora valgono doppio»
Il mister apprezza i messaggi dei tifosi e di Edoardo Garrone e precisa: «Presto per parlare di partita decisiva: abbiamo 6 punti di vantaggio, dobbiamo allungare. Macheda e Maccarone? Non sono al meglio, valuteremo».
Domenica è in palio lo scudetto degli uomini veri. Dimostrate di esserlo. Lo striscione – lettere gialle su sfondo nero – è lì appeso da tre giorni. Qualcuno glielo ricorda all’inizio della conferenza del venerdì. Dalla sua sedia della sala stampa del "Mugnaini" di Bogliasco, Mimmo Di Carlo risponde così, con la massima serenità: «Il messaggio dei tifosi mi è piaciuto, ogni domenica noi dobbiamo ricordarcelo e metterlo in pratica sul campo. Però penso che le ultime due partite contro Fiorentina e Inter hanno detto che la mentalità c’è. Ora dobbiamo cercare il risultato importante: da adesso in poi ci sono 11 partite, in cui, grazie all’aiuto del nostro pubblico che ci è sempre stato vicino, dobbiamo raggiungere prima possibile quota 40, conquistare la salvezza e poi migliorare la nostra classifica».
Mister, se lo sarebbe aspettato a inizio stagione di lottare per questo obiettivo e di giocarsi contro il Cesena una sfida decisiva?
«Io credo che al momento non serva parlare di inizio stagione. Penso che occorra guardare alla Samp che domenica giocherà in casa contro un Cesena in forma e che viene da un buon momento. Mi sembra ancora presto per definirla una partita decisiva: abbiamo 6 punti di vantaggio, dobbiamo cercare di allungare anche perché pure noi siamo in crescita. Dovremo giocare al massimo delle nostre possibilità per far bene e per tornare al successo».
Cosa vi serve e cosa vi manca?
«Io penso che sia fondamentale correre, lottare, che sia importante la determinazione. Questo è il quadro delle ultime due partite, la squadra deve continuare su questa strada, con le stesse motivazioni e lo spirito Samp che fa la differenza. Il Cesena ha una sua fisionomia, un gioco collaudato e uomini adatti a farlo. Rende sempre difficile agli avversari di fare la fase d’attacco, si chiude bene e trovare lo spunto in velocità sarà necessario per scardinare il loro muro. Dovremo essere bravi nelle marcature preventive sulle ripartenze, fare attenzione nel possesso palla ed essere più intensi possibile anche per coinvolgere la nostra gente».
Dal punto di vista degli effettivi come vanno le cose?
«Macheda e Maccarone hanno avuto qualche problema, non sono al meglio e valuteremo le loro condizioni. Peccato perché in settimana avremmo potuto provare qualcosa, oggi rientreranno e vedremo di rimediare. L’importante è creare occasioni come capitato con l’Inter ma anche con la Fiorentina, è concretizzare i momenti di supremazia territoriale, nell’uno contro uno, nei cross, nelle conclusioni essere più cinici, motivati e concreti. Ora i punti valgono doppio e i nostri attaccanti devono muoversi, non dare punti di riferimento e mettere in pratica quel messaggio dei tifosi».
Oggi è stato il giorno di un altro messaggio, quello di Edoardo Garrone. Un’ulteriore conferma: la Sampdoria ha le spalle ben coperte.
«Il messaggio è importante per tutti noi, per la nostra gente, i nostri sostenitori che amano la Samp e hanno sempre dimostrato attaccamento. Sta a noi adesso cercare di entusiasmarli e renderli felici con le prestazioni».
Nella foto Pegaso, mister Di Carlo al "Mugnaini" con Maccarone e Dessena.