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Nasce un nuovo club: ecco “I Ragazzi dell’Unione”

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Nasce un nuovo club: ecco “I Ragazzi dell’Unione”

La delusione per la discesa fra i cadetti non frena l'entusiasmo dei tifosi doriani, dopo i "Treuggi" prende vita un altro sodalizio affiliato alla Federclubs.

08_tifosiDalle ceneri della retrocessione in Serie B, un altro club blucerchiato prende vita. Dopo il Sampdoria Club "Treuggi", ecco "I Ragazzi dell'Unione", un gruppo di circa trenta tifosi, nati tra la fine degli anni '60 e la prima metà degli anni '70, innamorati o meglio, come amano definirsi loro stessi, "malati" di Sampdoria. «La stagione che s'è appena conclusa è stata estremamente sofferta – spiega Nicola Giordano, uno dei nove fondatori e componenti del consiglio direttivo nel neonato club blucerchiato -. La discesa fra i cadetti ci ha dato la spinta necessaria per consolidare un gruppo che da anni vive la sampdorianità in maniera speciale, affiliandoci alla Federclubs».

Gruppo. Il consiglio direttivo del nuovo club è composto da nove elementi. Oltre a Nicola, Armando Canessa, Paolo Dassereto e Tommaso Martinelli si occupano dell'organizzazione interna. Paolo Rebizzo e Valerio Parisi mantengono i rapporti con la Federclubs e gli altri club blucerchianti. Massimiliano Revello, Andrea De Bandi e Filippo Allegro, invece, gestiscono la comunicazione e i rapporti con i media. «Ci siamo dati una struttura orizzontale – sottolinea Nicola -, perché vogliamo che ogni decisione sia presa in maniera collegiale, per questo motivo non è stato eletto un presidente. Stiamo lavorando sui loghi e sugli adesivi, che presto inizieremo a distribuire, e per l'inizio del campionato stiamo pensando alla realizzazione di uno striscione».

Anima. "I Ragazzi dell'Unione" non sono un gruppo della Sud vero e proprio. Molti di loro sono abbonati da anni nel settore dove pulsa il cuore del tifo doriano, ma del gruppo fa parte anche chi segue le partite casalinghe della Samp da altri settori del "Ferraris". «A noi non interessa essere identificati con un settore preciso – aggiunge Nicola -, né con una zona della città. Non abbiamo una vera e propria sede, ma comunichiamo agevolmente attraverso il web. Il nostro è un club sui generis: non emettiamo tessere e non affiliamo tifosi qualunque, per far parte de "I Ragazzi dell'Unione" bisogna essere sampdoriani nell'anima. Perché abbiamo scelto questo nome? Perché amiamo l'Unione Calcio Sampdoria, l'Unione di quei quattro colori straordinari».

Propositi. «Abbiamo un'indentità precisa, contraddistinta dal blu, dal bianco, dal rosso e dal nero, quattro colori magici che per noi sono una vera e propria ragione di vita – conclude Nicola -. Vogliamo trasmettere alla Società il nostro amore, soprattutto in questo momento di difficoltà. Vogliamo trasmettere l'amore per questi colori ai giovani, che saranno i sampdoriani di domani. I nostri valori vanno diffusi e alimentati: con l'aiuto della Società vorremmo portare i colori blucerchiati nelle scuole, questa è una delle prime iniziative che proveremo a portare avanti».

Nella foto Pegaso, un'immagine emblematica dell'amore dei tifosi doriani per i quattro colori magici.

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