Ecco Pasquale Sensibile, il nuovo d.s. blucerchiato
Quarant'anni da compiere il prossimo 18 settembre, un passato da centrocampista e una profonda conoscenza del mondo del calcio. Chi è il dirigente arrivato dal Novara per riportare la Sampdoria dove meritare di stare.
Un passato da centrocampista. Uomo d'ordine, testa alta e mente lucida. Le stesse qualità che serviranno in questa sua nuova avventura. La cabina di regia è quella della Sampdoria, la società che gli ha affidato il piano di rilancio tecnico e il compito di riportare i blucerchiati dove meritano di stare. Quarant'anni da compiere il prossimo 18 settembre, profondo conoscitore del mondo del calcio e artefice principale del freschissimo miracolo-Novara, Pasquale Sensibile ricoprirà anche a Genova la carica di direttore sportivo. Lo farà avvalendosi della collaborazione di uomini di fiducia come Domenico Teti, Mattia Baldini e Giuseppe Bugatti, in un ruolo tanto delicato quanto prestigioso, ma che un giovane preparato e ambizioso saprà senz'altro dimostrare di poter rivestire.
Papà. Sensibile nasce nel 1971 a Lecco, città dove papà Aldo lavorò per due stagioni. Papà Aldo faceva il calciatore, il difensore per la precisione: leccese d'origine, mosse i primi passi tra i giallorossi salentini, poi passò al giallorosso della Roma, al bluceleste lecchese per finire col biancazzurro del Brindisi. Facile, con un genitore così, intuire la passione principale del piccolo Pasquale, che, affacciato al lago di Como, cresce a pane e pallone e inizia a immaginare un futuro con gli scarpini ai piedi.
Percorso. Con papà Aldo sempre in giro per lo Stivale prima come allenatore o vice (nel '95/96 affiancò Boskov a Napoli) e poi come direttore sportivo, il figlio Pasquale entra nel settore giovanile del Como, allenato da Angelo Massola (ex blucerchiato e attuale responsabile del vivaio del Novara). Dal 1988 al 2003, il percorso tra C1 e C2 del Sensibile mediano tocca Trieste, Teramo, Carate Brianza, Solbiate Arno, Lecco, Voghera, Castel di Sangro, Viterbo, Arezzo, Alzano e Sesto San Giovanni.
Manager. Dopo 275 presenze, condite da 15 gol, il futuro dirigente blucerchiato lascia il calcio giocato. Non quello dei manager e dei talent scout, delle trattative e dei contratti. Nel marzo 2005 arriva il primo incarico: all'Hellas Verona è consulente dell'area tecnica, mansione che precede il grande salto. Nel 2006/07 la Juventus lo nomina capo degli osservatori, ruolo che ricopre con profitto fino al marzo del 2008. Nell'estate dello stesso anno, Sensibile si trasferisce con la stessa carica al Palermo di Zamparini, un'esperienza breve ma assai formativa, conclusa a maggio 2009 con l'abilitazione alla professione di direttore sportivo conseguita col massimo dei voti a Coverciano.
Novara. Ai nastri di partenza della stagione 2009/10, il desiderio di camminare con le proprie gambe lo porta a Novara, Prima Divisione Lega Pro. In qualità di d.s., Sensibile riassesta la società piemontese dal punto di vista tecnico e organizzativo, sceglie Tesser come allenatore e viene ripagato: ottavi di finale di Tim Cup (eliminando Parma e Siena e sfiorando il colpaccio a San Siro contro il Milan), Supercoppa di Lega Pro e, soprattutto, la promozione in Serie B dopo 33 anni di assenza. Programmazione, serietà ed entusiasmo. La prodigiosa scalata azzurra alla A attraverso i playoff è storia assai recente; ora comincia un'altra storia chiamata Sampdoria, una storia – si spera – a lungo termine, che a giugno prossimo dovrà per forza finire per A.
Nella foto Pegaso, Pasquale Sensibile, nuovo direttore sportivo blucerchiato.