La carica di Rispoli: «Voglio dimostrare il mio valore»
Il nuovo esterno destro si presenta: «Spero di fare benissimo, di vincere il campionato e di riportare la Samp ai grandi livelli che si meritano sia la società sia i suoi tifosi».
L’estate è appena cominciata; per Andrea Rispoli e per tutti coloro che fanno il suo bellissimo mestiere sta quasi per finire. L’ultima tintarella, le ultime nuotate, gli ultimi tuffi, prima di tuffarsi a capofitto in un’esperienza sampdoriana tutta da scrivere, tutta da vivere. L’appuntamento è fissato per il 13 luglio, Ruspa («È un soprannome che mi hanno dato i tifosi del Brescia, mi hanno sempre sostenuto e li ricordo con affetto») ci pensa e non sta nella pelle. «Appena ho ricevuto la chiamata non ho potuto far altro che accettare subito», racconta Andrea dalla spiaggia di Santa Maria di Castellabate, costiera cilentana, la stessa del famoso film Benvenuti al Sud. Al contrario di Claudio Bisio, emigrato controvoglia in meridione, Rispoli al Nord ci torna volentieri e non nasconde il suo entusiasmo: «La Sampdoria non è una squadra di Serie B ma di Serie A, si tratta di un grande club a prescindere dalla categoria in cui gioca e personalmente sono onorato di poter vestire la maglia blucerchiata».
L’obiettivo, manco a dirlo, è la promozione.
«Le carte in regola ci sono tutte, io sono fiducioso. Spero di fare benissimo, di vincere il campionato, di riportare la Samp ai grandi livelli che si meritano sia la società sia i suoi tifosi. E ovviamente di fare ancora parte di questa squadra».
Dopo due stagioni bresciane ad alto rendimento, la scorsa annata è stata un po’ travagliata. Il tuo bilancio personale?
«Io direi positivo. Andare via da Parma è stata una mia volontà, avrei trovato poco spazio e allora ho preferito trasferirmi al Lecce. All’inizio ho giocato parecchio, poi sono stato accantonato per varie ragioni, ma questa è una sorte normale per un ragazzo che arriva in prestito. Mi sento di ringraziare tutto l’ambiente salentino».
D’accordo, ma un piccolo sentimento di rivalsa ci sarà pure?
«Malgrado sia stato impiegato poco, sono contento comunque perché a Lecce ho capito tante cose. Ho giocato il mio primo campionato di A, ho fatto esperienza. Di sicuro riparto molto carico ed è normale che abbia voglia di riscatto e di dimostrare il mio valore in una piazza prestigiosa come quella blucerchiata».
Mister Atzori sembra intenzionato a proporre il 3-5-2. Un sistema di gioco che a te non è nuovo…
«In effetti ho già avuto modo di fare l’esterno con quel modulo nel Brescia di Iachini e credo sia la posizione giusta per me e per le mie caratteristiche. Poter fare tutta la fascia è un compito che mi si addice molto, poi ovviamente spetterà al mister scegliere la posizione e io mi adeguerò senza alcun problema».
Il tuo conterraneo illustre Fausto Salsano è anche il tuo unico predecessore cavese in blucerchiato. Ti dice niente questo nome?
«Certo, lo conosco bene. È di Cava de’ Tirreni come me e so che alla Sampdoria ha scritto pagine importanti. Abbiamo avuto modo di fare quattro chiacchiere e mi ha parlato benissimo della città e della piazza. Sinceramente non vedo l’ora di arrivare e di cominciare questa nuova avventura».
Nella foto Pegaso, Andrea Rispoli contrastato dal bolognese Della Rocca.